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Yamaha YZF-R1 e YZF-R1M MY2015: FOTO e VIDEO

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 ★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 ★★★★

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MICHELIN ALPIN 6 ★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5 ★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO ★★★★

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Sono passati diciassette anni da quando Yamaha ha presentato la prima YZF-R1 a Milano. Leggera, agile e potente, offriva al pilota supersport prestazioni mai provate prima. In un attimo, il mondo del motociclismo era cambiato per sempre. La storia tende a ripetersi. Oggi, 17 anni dopo l’arrivo della moto che ha trasformato il panorama delle due ruote, Yamaha alza di nuovo l’asticella e lancia l’ultima generazione di una superbike leggendaria.

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Nuova Yamaha YZF-R1 m.y. 2015. Cambia tutto, tranne il nome. Sin dall’inizio del progetto un concetto era chiaro: si doveva sviluppare una moto supersport di razza, con prestazioni senza compromessi, partendo da zero, senza limiti alla creatività. I progettisti Yamaha hanno avuto l’opportunità di esplorare nuove idee e nuove soluzioni tecniche, per creare il tipo di moto che fino ad oggi solo i piloti ufficiali hanno potuto guidare. Il team di sviluppo ha avuto la capacità di creare una moto fondamentalmente diversa, costruita senza compromessi, che offre prestazioni stupefacenti ed un controllo inimmaginabile, dotata di sofisticate tecnologie rubate alla MotoGP™ e sviluppata prima di tutto per dominare la pista. Il DNA è lo stesso di sempre, ma l’obiettivo e la filosofia di progetto sono completamente diversi. La nuova Yamaha YZF-R1 m.y. 2015 è pronta a cambiare ancora una volta il mondo del motociclismo, raccontando a tutti la visione del futuro di Yamaha.

200 CV – 199 kg. Il nuovo e compatto 4 cilindri frontemarcia “crossplane” con 4 valvole per cilindro sviluppa 200 CV con airbox non in pressione, ed eroga una coppia lineare e consistente con prestazioni incredibili. Sul nuovo telaio a interasse corto, il peso è ridotto ai minimi termini, con soluzioni come il telaietto ed i cerchi in magnesio, che contribuiscono ad ottenere il peso leggero di soli 199 kg in assetto di marcia, e di 179 kg a secco, dati impressionanti che dimostrano l’esplosivo potenziale della nuova YZF-R1.

A far capire davvero come YZF-R1 voglia conquistare il titolo di superbike del futuro, è l’uso intensivo dell’elettronica più avanzata, mai adottata su una moto di serie.

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Una nuova era digitale. L’applicazione delle tecnologie di gestione elettronica più evolute, provenienti dalla MotoGP™, rappresenta il passo in avanti più decisivo nella progettazione di una superbike, e stacca nettamente Yamaha YZF-R1 dalle avversarie. Monitorando ogni singolo byte rilevato da molteplici sensori su motore e ciclistica, l’elettronica avanzata del nuovo modello permette al pilota di ottenere un controllo assoluto su ogni elemento della guida. Grazie alla prima piattaforma inerziale (Inertial Measurement Unit) a 6 assi, per la prima volta su una moto omologata per uso stradale, la nuova YZF-R1 m.y. 2015 rappresenta l’alba di una nuova era digitale, dove tutti i piloti possono sperimentare il controllo a 3 dimensioni.

La dotazione digitale comprende il Traction Control a controllo variabile in base all’angolo di piega, lo Slide Control, Lift Control, Quickshifter, Launch Control, ABS con Unified Brake System (sistema di frenata unificata). La YZF-R1 più evoluta di sempre offre ai piloti professionisti ed agli appassionati che amano girare in pista una nuova generazione di prestazioni e controlli capaci di adattarsi ad ogni stile di guida del pilota. Per la prima volta in assoluto, tutti i piloti possono sperimentare la tecnologia sfruttata da Valentino Rossi ed Jorge Lorenzo nelle loro vittorie in MotoGP™.

MOTORE YZF-R1 m.y. 2015. Nuovo motore “crossplane” da 200 CV derivato dalla tecnologia M1

Per centrare l’obiettivo di creare una “High Tech Armed Superbike”, una combattente da gara con le armi della tecnologia, Yamaha ha sviluppato un nuovo motore leggero e compatto che apre una nuova era nel design delle moto con prestazioni elevate.

Il cuore del nuovo 4 cilindri frontemarcia da 998 cc è l’albero motore “crossplane”, una tecnologia che contribuisce all’erogazione lineare della coppia, e stabilisce un rapporto 1:1 tra l’acceleratore e la gomma posteriore, regalando alla guida un carattere intuitivo che permette al pilota di sfruttare fino in fondo l’enorme potenziale della nuova YZF-R1.

La soluzione “crossplane” fu sviluppata in origine per le M1 ufficiali Yamaha MotoGP, e l’ultima generazione di YZF-R1 mantiene questa tecnologia innovativa. Gli scoppi irregolari nel motore crossplane con la sequenza 270°-180°-90°-180° consentono a ogni pistone e a ogni biella un movimento separato e individuale, per ottenere una spinta superiore a regimi bassi e medi.

Il nuovo motore impiega tecnologie applicate per la prima volta alle M1 in MotoGP, tra le quali soluzioni progettate per incrementare il volume di aria in aspirazione e ridurre nello stesso tempo le perdite di potenza, tecnologie innovative estese a ogni dettaglio del nuovo motore che hanno ottenuto come risultato una potenza massima di 200 CV, con airbox non in pressione.

Nuovo albero motore. Per sottolineare la notevole differenza del nuovo motore da 200 CV rispetto al precedente, basta sapere che cambiano non solo alesaggio x corsa, rapporto di compressione, cilindri, testa, bielle e iniezione elettronica: cambia completamente anche il disegno dell’albero motore. C’è però una cosa che la nuova YZF-R1 condivide con la moto attualmente in gamma: il nome!.

Per ottenere un’accelerazione straordinaria, con una risposta istantanea, il momento d’inerzia dell’albero motore è stato ridotto del 20% rispetto al modello attuale. Il nuovo albero motore incorpora un albero di bilanciamento ad accoppiamento primario i cui contrappesi sono posizionati vicino ai cilindri esterni, una soluzione che riduce il momento inerziale, e rende le accelerazioni più brucianti e la coppia lineare e sempre elevata.

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Nuovo design della testa e delle valvole. Per ottimizzare il flusso della miscela aria/carburante, il nuovo motore di YZF-R1 è dotato di una nuova testa con un rapporto di compressione 13,0:1 con condotti ridisegnati, e valvole di aspirazione in titanio e scarico maggiorate con diametro rispettivamente di 33 mm e 26,5 mm. Le valvole sono di dimensioni superiori, e l’angolo incluso è più stretto rispetto all’attuale modello, per consentire l’adozione di una compatta camera pentagonale.

Il nuovo design permette alla miscela aria/carburante di affluire meglio nella camera di combustione, mentre il layout pentagonale provoca una turbolenza nella miscela che aumenta la velocità e l’efficienza della combustione, per aumentare la potenza e migliorare l’erogazione di coppia.

Bielle in titanio ottenute per frattura. Per ottenere prestazioni sportive di un livello mai provato prima, il motore della nuova YZF-R1 è dotato di bielle in titanio ottenute per frattura. La specifica lega di titanio usata per realizzare le nuove bielle è più leggera dell’acciaio del 40%, una notevole riduzione di peso che contribuisce al carattere decisamente reattivo del motore.

La scelta delle bielle ottenute per frattura assicura la massima precisione alla forma della testa di biella, garantendo prestazioni eccezionali a regimi di giri elevati e, inoltre, la tecnica adottata riduce la tendenza della testa di biella a deformarsi a regimi di giri elevati, aumentando l’affidabilità.

Leggeri pistoni forgiati in alluminio. I nuovi pistoni forgiati utilizzano sulla parte inferiore una struttura bridge-box con nervature, che assicura un’eccellente rigidità e contiene il peso. E per rendere più efficace la dispersione del calore la nuova YZF-R1 impiega un nuovo disegno per il sistema di raffreddamento a getto d’olio dei pistoni. Grazie al loro peso ridotto ed alla resistenza elevata, i pistoni forgiati in alluminio contribuiscono in modo significativo all’erogazione di potenza elevata, alla consistenza della coppia ed all’immediatezza della risposta. Inoltre, l’utilizzo di fasce elastiche a bassa tensione e di nuovi spinotti per i pistoni rivestiti con un film di carbonio DLC (diamond-like carbon) contribuisce a ridurre le perdite di potenza per attrito, aumentando le prestazioni.

Nuova distribuzione a bilancieri. Per la prima volta nella sua storia, Yamaha YZF-R1 adotta una nuova distribuzione a bilancieri, con un rapporto della leva che assicura un’alzata valvola maggiore dell’altezza della camma, per diminuire il carico sulla camma stessa, riducendo le perdite di potenza per attrito. Grazie alla durezza estrema del rivestimento in carbonio DLC (diamond-like carbon), i nuovi bilancieri giocano un ruolo importante nell’aumento dell’erogazione di potenza a regimi elevati e nell’immediatezza della risposta.

Aspirazione con volume di aria elevato. Il nuovo airbox da 10,5 litri, maggiorato del 23% rispetto al modello attuale, serve a ottimizzare i vantaggi ottenuti con il nuovo disegno della testa e della distribuzione, e introduce un volume maggiore di aria nei condotti a lunghezza variabile YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) che si attivano elettronicamente, adattandosi alla velocità del motore, per ottimizzare le caratteristiche di coppia e potenza.

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Avanzati iniettori bidirezionali. La nuova YZF-R1 è equipaggiata con un sistema YCC-I (Yamaha Chip Controlled Intake) che agisce su una nuova iniezione elettronica con iniettori bidirezionali a 12 ugelli che irradiano un getto ad alta pressione sul retro delle due nuove valvole di aspirazione maggiorate.

Il nuovo design aumenta la velocità di combustione minimizzando la quantità di carburante che colpisce le pareti dei condotti, elevando la potenza e migliorando le caratteristiche di coppia. La nuova iniezione elettronica è dotata anche di iniettori secondari che entrano in funzione a regimi di giri più elevati. Per ridurre gli effetti del calore della combustione, gli iniettori secondari nebulizzano il getto dalla parte superiore del condotto di aspirazione.

Leggero scarico in titanio 4 in 2 in 1. Per consentire al motore di raggiungere il picco di potenza ed allo stesso tempo per esaltare la linearità della coppia, il nuovo scarico di YZF-R1 è stato completamente riprogettato. La marmitta compatta in posizione centrale contribuisce a centralizzare le masse, una delle caratteristiche vincenti della nuova superbike.

I quattro collettori in titanio si uniscono in due tubi dietro al motore, per poi confluire in una camera di espansione da 5,2 litri dove la pressione dello scarico è regolata da una nuova valvola EXUP prima dell’ingresso dei gas nella marmitta. A regimi bassi e medi i gas di scarico percorrono solo uno dei due passaggi nella camera, mentre a regimi di giri elevati si apre la valvola EXUP controllata da un servomotore e collocata tra la camera di espansione e la marmitta, per consentire ai gas ad alta pressione di passare liberamente nei due passaggi. La nuova valvola allo scarico controlla la pressione dei gas a tutti i regimi motore, permettendo così alla marmitta di esaltare la potenza e la coppia del motore, con un’azione efficace del silenziatore.

Compatta e leggera frizione antisaltellamento. La nuova frizione anti-saltellamento più leggera del 19% e con diametro ridotto del 7%, è stata progettata per adattarsi all’erogazione di coppia e potenza del nuovo motore. La frizione antisaltellamento dispone di una speciale camma in alluminio tra il tamburo e i dischi della frizione, per assicurare eccellenti innesti in accelerazione, riducendo anche la pressione della frizione nelle scalate rapide in ingresso di curva. Quando il freno motore è in eccesso, la frizione antisaltellamento fa “slittare” i dischi della frizione in modo controllato, modulando l’innesto per consentire ingressi in curva più fluidi e tempi ridotti sul giro.

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Lubrificazione efficiente. Per mantenere l’efficacia della lubrificazione a regimi di giri elevati, il nuovo motore ha un sistema centralizzato per distribuire l’olio a ogni testa di biella dall’estremità dell’albero motore, per ridurre al minimo le perdite di potenza. La leggera coppa dell’olio in magnesio è “sunken bottom” per abbassare il livello della superficie del lubrificante.

Impedendo il contatto tra manovelle e olio, questa soluzione diminuisce le perdite di potenza, migliorando l’erogazione. L’effetto negativo delle bolle d’aria nell’olio di ritorno è ridotto dalle nervature del carter motore. E per mantenere prestazioni elevate a tutti i regimi, sotto il radiatore principale c’è un impianto di raffreddamento ad aria dell’olio.

CICLISTICA YZF-R1 m.y. 2015: Leggero telaio Deltabox

La nuova YZF-R1 adotta un nuovo telaio in alluminio Deltabox che è stato sviluppato per offrire una guida precisa e prestazioni elevate.

Realizzato con componenti fusi per gravità e saldati tra loro per formare una singola unità strutturale, il nuovo compatto telaio in alluminio assicura un bilanciamento ideale tra resistenza e rigidità. Il nuovo motore “crossplane” è un elemento stressato, ed è fissato al telaio in quattro punti, due sulla testa e due sul carter motore. Il nuovo telaio Deltabox è completato da un nuovo forcellone in alluminio con capriata di rinforzo realizzato con un insieme di componenti fusi per gravità, forgiati e colati in conchiglia, per creare una struttura resistente e leggera. Il peso è stato ridotto in modo notevole con l’impiego di un telaietto in magnesio, che oltre a contribuire alla riduzione del peso, rende la moto più compatta. Interasse corto di 1.405 mm, peso in assetto di marcia di soli 199 kg.

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Il DNA racing di YZF-R1 è evidente, oltre che nel design e nella struttura di ogni componente, anche nel peso di soli 199 kg con i serbatoi di olio e benzina pieni (il peso a secco è di soli 179 kg). Infatti le soluzioni tecniche adottate per il motore, l’uso intensivo del magnesio, il nuovo layout asimmetrico del telaio e il telaietto in magnesio, contribuiscono a raggiungere l’obiettivo del contenimento del peso e delle dimensioni più compatte rispetto al modello attuale.

Quest’ultimo è uno degli elementi chiave nella definizione del carattere di guida, e i tecnici Yamaha hanno concentrato il peso il più possibile vicino al centro della moto per sfruttare al massimo i vantaggi derivati dal peso ridotto.

Peso e dimensioni compatte del nuovo telaio contribuiscono a modellare il carattere decisamente racing di YZF-R1, con l’interasse di 1.405 mm (10 mm più corto rispetto al modello attuale) ed il forcellone da 570 mm (più corto di 15 mm), ulteriore conferma di quanto il nuovo modello sia stato chiaramente sviluppato pensando ai circuiti di gara. L’inclinazione del cannotto di sterzo e l’offset della forcella non cambiano, mentre il diametro del mozzo anteriore aumenta di 3 mm e arriva a 25 mm, per migliorare la sensibilità.

Immissione forzata dell’aria, come sulla M1. Il nuovo airbox da 10,5 litri è alimentato con aria pressurizzata, per consentire al sistema Yamaha Chip Controlled Intake (YCC-I) di funzionare con la massima efficienza. L’aria entra dalla presa di aspirazione centrale, collocata tra i due fari a LED “nascosti” e viene convogliata al motore attraverso il telaio, proprio come sulle M1 in MotoGP™. Il sistema d’immissione forzata dell’aria è realizzato in resina plastica rinforzata con fibra di vetro, ed è un altro esempio del significativo trasferimento di tecnologie tra le moto ufficiali Yamaha e la nuova YZF-R1.

Sospensioni anteriore e posteriore sviluppate in pista. Le sospensioni anteriore e posteriore sono state sviluppate da KYB in collaborazione con Yamaha, per assicurare la massima precisione di guida e prestazioni consistenti in pista. La forcella con steli da 43 mm ha un’escursione di 120 mm e, grazie al mozzo della ruota anteriore da 25 mm, garantisce un’eccellente azione di assorbimento, un comportamento prevedibile ed una sensazione di stabilità in staccata e in curva. Sul retrotreno, il nuovo forcellone con capriata di rinforzo agisce su un mono ammortizzatore completamente regolabile, pensato per ottimizzare la trasmissione di potenza dal motore all’asfalto. L’equilibrio accuratamente studiato dei rapporti tra la posizione del perno forcellone, il pignone e la lunghezza del forcellone assicura stabilità, precisione e guidabilità assoluta in accelerazione, frenata e curva.

ABS con frenata unificata UBS (Unified Brake System). Per la prima volta una supersport Yamaha è equipaggiata sia con l’ABS sia con l’Unified Brake System Yamaha, un impianto frenante d’eccellenza che permette al pilota di avere il massimo controllo in tutte le condizioni, in pista e su strada. Con Unified Brake System la forza applicata al freno anteriore viene ripartita anche sulla ruota posteriore e, quando il pilota agisce contemporaneamente sul freno anteriore e posteriore, il sistema controlla il bilanciamento della forza applicata a entrambi i freni.

In ogni caso la distribuzione della forza frenante è basata sugli input ricevuti dalla piattaforma inerziale (IMU)* a 6 assi, che tiene conto di fattori come l’angolo di piega, il trasferimento di carico, la velocita della ruota e lo slittamento laterale. L’unica situazione in cui l’UBS non entra in gioco è quando il pilota agisce solo sul freno posteriore.

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*Attenzione: L’ IMU a 6 assi è descritto con più dettagli nel paragrafo “Elettronica”

Nuovi cerchi in magnesio. YZF-R1 monta leggeri cerchi in magnesio, con un design a stella con 10 razze, che consentono di limare altri 900 grammi rispetto ai tradizionali cerchi in lega. La ruota anteriore infatti è più leggera di 530 grammi e, rispetto all’attuale modello, questa riduzione di peso abbassa del 4% il suo momento inerziale, aumentando la stabilità della moto. La ruota posteriore invece pesa 340 grammi in meno, con una riduzione del momento inerziale dell’11%.

Doppio disco anteriore da 320 mm con nuove pinze radiali monoblocco. L’evoluto impianto frenante anteriore utilizza due dischi da 320 mm, equipaggiati con pinze radiali monoblocco a 4 pistoncini e tubazioni in acciaio. Il sofisticato impianto frenante permette staccate al limite, con una grande sensibilità e un feedback accurato. Il peso contenuto riduce il momento inerziale nell’area intorno al mozzo della ruota anteriore, rendendo la guida più leggera. Il compatto freno posteriore impiega un disco da 220 mm con pinza flottante mono pistoncino.

CONTROLLI ELETTRONICI YZF-R1 m.y. 2015

Ogni pilota, professionista o no, cerca sempre il controllo totale. Perché con il controllo le curve sono più veloci, i tempi sul giro sono più bassi, l’eccitazione sale e la fatica scende. La superiorità meccanica non è più sufficiente, se si vuole vincere.

La nuova YZF-R1 è equipaggiata con l’elettronica più avanzata mai vista su una moto di serie, per consentire ai piloti di esprimere al massimo il proprio potenziale. L’era digitale è arrivata, e con la sua gestione elettronica a tre dimensioni YZF-R1 rende possibile l’impossibile. We R1.

Per la prima volta su una moto di serie, la nuova YZF-R1 adotta una sofisticatissima piattaforma inerziale (IMU) a 6 assi che trasmette istantaneamente alla centralina una serie di dati sul comportamento della moto.

Sviluppata esclusivamente per la nuova YZF-R1, l‘IMU a 6 assi comprende tre sensori giroscopi che misurano rollio, beccheggio e imbardata, e tre sensori di gravita che trasmettono dati sull’accelerazione nelle direzioni avanti/dietro, destra/sinistra e alto/basso. Attraverso l’analisi costante di queste informazioni, 125 volte al secondo, l’IMU è in grado di stabilire la posizione ed il comportamento della moto, incluso l’angolo di piega, la velocità di slittamento e lo spostamento verso alto. I dati sono trasmessi attraverso un sistema CAN (Controller Area Network) alla centralina ECU, che esegue calcoli in tempo reale e regola istantaneamente l’elettronica di YZF-R1, per ottenere il massimo delle prestazioni e del controllo.

L’importanza dell’IMU a 6 assi non si limita alla capacità di offrire un controllo accurato della moto attraverso la centralina per regolare il volume dell’iniezione elettronica, la fasatura d’accensione e l’apertura del corpo farfallato, ma quello che rende questa tecnologia davvero rivoluzionaria è la possibilità di avere dati precisi su ogni aspetto del comportamento della moto, cosa che ha permesso a Yamaha di adottare le tecnologie più avanzate della MotoGP™, come i controlli di trazione variabili in funzione dell’angolo di piega, Slide Control System (SCS) e Traction Control System (TCS).

Per la prima volta in assoluto i piloti professionisti, e chiunque guidi in pista, hanno accesso a una moto di serie pronta per le gare, dove l’uso intensivo dell’elettronica più avanzata permette a ogni pilota di esprimere tutto il proprio potenziale.

Nuovo controllo di trazione TCS (Traction Control System) variabile all’angolo di piega

Uno dei controlli elettronici avanzati resi possibili dall’unità IMU a 6 assi è il nuovo TCS (Traction Control System) che tiene conto dell’angolo di piega per la gestione del controllo della trazione della ruota posteriore.

Il TCS ottimizza la trazione della ruota posteriore monitorando la differenza di velocità tra le ruote anteriore e posteriore, e se rileva una perdita di trazione, la centralina regola di conseguenza l’apertura del corpo farfallato, il volume dell’iniezione e la fasatura d’accensione.

Il nuovo TCS sviluppato per YZF-R1 fa ancora meglio, utilizzando dati ulteriori relativi all’angolo di piega della moto. Per esempio, quando YZF-R1 curva con un angolo di piega molto accentuato, i sensori dell’IMU attivano un livello di controllo più elevato di quando la moto è dritta, permettendo al pilota di ottenere sempre prestazioni eccellenti in pista, in uscita di curva o in piena accelerazione sui rettilinei.

Slide Control System (SCS). A soli due anni dall’introduzione di questa tecnologia in MotoGP™, Yamaha riscrive la storia offrendo ai propri Clienti l’opportunità di sperimentare la tecnologia di gestione elettronica più sofisticata mai provata su una moto di serie.

Utilizzando i dati del nuovo rivoluzionario IMU, il sistema SCS (Slide Control System) è un brevetto Yamaha che permette di limitare i movimenti laterali della ruota posteriore, regolando l’erogazione quando la centralina rileva uno slittamento. Questo sistema avanzato lavora in sintonia con il nuovo controllo di trazione TCS sensibile all’angolo di piega, per consentire a ogni pilota di puntare sempre più in alto.

Lift Control System (LIF). Il terzo asso nella manica per ottenere il controllo totale è il Lift Control System, progettato per controllare il sollevamento della ruota anteriore nelle accelerazioni violente, un contributo importante per il controllo totale del mezzo, e per ottenere tempi sul giro sempre più bassi. Ancora una volta, è possibile impiegare questa tecnologia grazie all’IMU a 6 assi.

Launch Control System (LCS). Per partenze rapide, fluide ed efficaci il Launch Control System (LCS) limita i giri del motore sotto i 10.000 giri/min, anche a gas spalancato. Il sistema LCS utilizza anche i dati provenienti da TCS e LIF, per mantenere il livello di erogazione ottimale quando si accelera al via, permettendo così al pilota di concentrarsi sui fondamentali primi secondi della gara.

Quick Shift System (QSS). L’elettronica dell’IMU a 6 assi, TCS, SCS, LIF e LCS è un grande aiuto per tutti i piloti, e a questi controlli si aggiunge Quick Shift System (QSS), per confermare l’attitudine racing di YZF-R1. Un sensore sull’asta del cambio rileva quando il pilota sta innestando la marcia, e QSS trasmette dati alla centralina che taglia l’erogazione di coppia per rendere il cambio più fluido.

Power Mode Selection (PWR). Il nuovo Power mode selection (PWR) offre a tutti i piloti la possibilità di scegliere tra 4 diverse modalità. Il sistema è un’evoluzione del collaudato D-MODE, e le 4 diverse mappature regolano l’apertura del corpo farfallato di YZF-R1, in relazione alla posizione dell’acceleratore.

Yamaha Ride Control system (YRC). La nuova YZF-R1 è dotata anche del sistema Yamaha Ride Control System (YRC), che offre una serie di regolazioni elettroniche raggruppate su 4 livelli, facilmente selezionabili con comandi al manubrio. Con YRC si possono anche modificare liberamente i controlli, raggruppandoli in nuove combinazioni basate sullo stile di guida del pilota e sulle condizioni della pista.

E’ un’interfaccia facile da usare con una funzione di data logging che permette al pilota di memorizzare molte informazioni sulla guida, tra cui tempi sul giro, velocità, posizione dell’acceleratore, angolo di piega, tracking GPS e altro ancora.

Communication Control Unit (CCU) in opzione. I piloti di YZF-R1 che cercano il massimo senza compromessi possono scegliere la CCU in opzione, un’interfaccia con funzione di data logging (maggiori dettagli nel paragrafo dedicato ad YZF-R1M).

Strumentazione digitale con LCD Thin Film Transistor (TFT). La varietà di dispositivi per la gestione elettronica della moto produce una massa di dati impressionante, e Yamaha ha sviluppato una nuova interfaccia pilota-moto che comunica le informazioni in modo chiaro ed intuitivo. Lo schermo rettangolare della strumentazione è largo 109 mm, ed il display LCD è realizzato con la tecnologia che riduce al minimo i riflessi per una visibilità ottimale.

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Per ottenere la migliore definizione possibile i “punti” della matrice LCD sono molto piccoli, e rendono incisivi e di lettura immediata i grafici a barre di contagiri, indicatore di accelerazione e pressione dei freni.

La strumentazione può essere settata nella modalità “Street” o “Track”, e si può scegliere un fondo bianco o nero, secondo le circostanze. In più, c’è un sensore per l’intensità della luce ambiente che regola automaticamente il livello della retroilluminazione per adattarsi alla situazione.

Nella modalità “Street” sul display appaiono indicazioni come la marcia inserita, mentre il contagiri usa barre di diverso colore all’aumentare del numero di giri, per una comprensione immediata. Altre indicazioni in questa modalità sono contachilometri parziali e totali, consumo in tempo reale, consumo medio e totale e quantità di carburante consumato. Le icone sulle parte superiore e inferiore del display mostrano l’attivazione o meno di TCS e SCS, e quale modalità “Power mode” è stata selezionata.

In modalità “Track” il display mostra informazioni specifiche con una leggibilità ottima, tra le qual il numero dei giri, i tempi sul giro e il cronometro. Il contagiri parte da 8.000 g/min ed arriva sino alla zona rossa, e l’indicatore di marcia inserita ha una posizione di rilievo, sulla destra del display. E per facilitare le analisi post gara, ogni display ha una funzione di memoria che consente l’analisi giro per giro.

DESIGN YZF-R1 m.y. 2015: Ispirata a YZR-M1 e simbiosi pilota-moto

Nel 2013 Yamaha ha definito l’eccellenza del design come uno degli elementi più importanti nella creazione di un nuovo modello, e ha chiamato la propria visione del design futuro “Refined Dynamism”.

La struttura della nuova YZF-R1 è stata disegnata pensando alle esigenze della pista, e per questo motivo la fonte d’ispirazione è stata YZR-M1, la moto ufficiale Yamaha in MotoGP™. La presa d’aria centrale, le “spalle larghe” del cupolino, lo schermo e le aperture laterali rendono immediata la stretta parentela tra Yamaha YZF-R1 e Yamaha YZR-M1.

Ottenere che pilota e moto formino un corpo unico è un fattore cruciale nel successo in pista, ed ogni elemento del design è stato sviluppato pensando a questo obiettivo. Il serbatoio collocato in basso ha profondi incavi per le ginocchia, così il pilota ha la sensazione di essere “dentro” la nuova YZF-R1, in pieno controllo. La sella larga consente la massima libertà di movimento in curva e in frenata.

Una delle caratteristiche di design che non manca di sorprendere è la compattezza della vista laterale. Il serbatoio ribassato ed il cupolino compatto e poco profondo, insieme all’ampiezza dello spazio libero sotto la sella, disegnano un profilo decisamente più raccolto del modello attuale. La vista laterale risulta compatta e leggera anche per l’interasse corto di 1.405 mm e per la marmitta in posizione centrale.

La sensazione generale di leggerezza è esaltata dal nuovo design “cross-layered wing” dove i diversi elementi della carena s’intrecciano l’uno con l’altro in modo fluido. Sotto il cupolino e sui fianchi della moto, le parti non coperte dalla carena mostrano diversi elementi del motore e l’aerodinamica interna, per accentuare la leggerezza della moto e la qualità hi-tech del design.

Caratteristiche racing e pensate per le competizioni. I piloti professionisti che cercano prestazioni vincenti, o gli appassionati evoluti che vogliono una moto competitiva per i loro giorni in pista, costituiscono una gran parte del pubblico della nuova YZF-R1. Yamaha lo sa, e per questo si è ispirata ad YZR-M1 per sviluppare una nuova sella con specifiche racing, con una sezione posteriore più larga e fianchi angolati che offrono libertà di movimento in frenata o negli spostamenti in sella nelle curve. Il suo design è stato sviluppato parallelamente a quello del nuovo serbatoio in alluminio, i cui incavi per le ginocchia permettono al pilota di adottare una posizione di guida raccolta e dinamica, con una sensazione di simbiosi totale con la moto.

Nuovo design carena con look “senza fari” Una delle vere e proprie rivoluzioni estetiche della nuova YZF-R1 è il suo nuovo “muso” con un look unico “senza fari”. Al posto del classico doppio faro, il cupolino adotta una doppio linea simmetrica di “daylight” a LED, mentre i nuovi e compatti fari, sempre a LED, sono posizionati lateralmente, nella parte inferiore del cupolino. Un design esclusivo che regala ad YZF-R1 una grinta da gara, e che conferma la vocazione racing ed il DNA ufficiale M1.

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Cupolino e schermo ispirati ad YZR-M1, e luci a LED con look “senza fari”.

I designer Yamaha hanno applicato l’analisi aerodinamica per creare una sagoma più efficiente, riuscendo a realizzare un cupolino ed uno schermo che offrono una riduzione dell’8% nella resistenza aerodinamica. La presa d’aria centrale e lo schermo fanno subito pensare ad YZR-M1, e l’efficienza aerodinamica del cupolino contribuisce a ridurre i tempi sul giro.

Un ulteriore intervento per contenere il peso è l’adozione delle luci a LED utilizzate per i fari e per le luci di posizione, leggere e compatte, che assicurano una luminosità elevata e un assorbimento di energia ridotto.

Le due nuove piccole luci a LED sono collocate ai lati della presa d’aria centrale, e le loro dimensioni minimali le rendono quasi invisibili, regalando ad YZF-R1 un “muso” unico che esprime in pieno il suo DNA racing.

Un’altra caratteristica che colpisce l’attenzione è l’uso di luci di posizione led lineari collocate nel cupolino.          La linea lunga e stretta delle due luci di posizione a LED si illumina all’accensione della moto, per un look anteriore fuori dal coro. Quando si spegne la moto, le luci a LED sfumano gradualmente d’intensità, con un effetto unico e sorprendente, come se la moto fosse un organismo vivente che chiude lentamente gli occhi.

Colori

Le due nuove colorazioni esaltano l’impressione di potenza trasmessa dalla carena, con l’impiego di vistosi elementi orizzontali che esaltano la bellezza dei componenti. Le nuove livree vogliono anche esprimere il grado di sofisticazione, precisione e attenzione ai dettagli che è un marchio di fabbrica delle moto Yamaha.

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