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Michelin: come si costruiscono pneumatici senza compromessi

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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Come si costruisce un pneumatico moderno? A spiegarcelo è un addetto Michelin durante la visita alla storica fabbrica del Bibendum sita a Clermont Ferrand. I pneumatici, purtroppo sottovalutati da molti automobilisti, sono in realtà l’unico punto di contatto fra il veicolo e la strada; di conseguenza una gomma deve necessariamente essere caratterizzata da un giusto equilibrio fra aderenza, trazione, grip, rumorosità, durata, comfort e risparmio chilometrico. Risparmiare durante l’acquisto (andando a cercare scadenti prodotti dall’incerta provenienza) è un errore madornale: ogni situazione e condizione stradale richiede infatti pneumatici in grado di esprimere al meglio le proprie performance al fine di risultare fondamentali nelle critiche situazioni di pericolo.

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Michelin: procedure rigorose prima di tutto

Non essendo quindi solamente delle inutili ruote in grado di far avanzare i mezzi di trasporto, costruire pneumatici performanti e sicuri non significa di conseguenza sciogliere unicamente la gomma e ricavarne un oggetto tondo e in grado di rotolare. La costruzione di un pneumatico è infatti un procedimento complesso caratterizzato da un’estrema cura nei dettagli e nei particolari: dalle materie prime, alla simulazione computerizzata agli stampi moderni passando per severi test di collaudo e qualità a Clermont Ferrand, Michelin, da sempre produce gomme in grado di rispettare un ottimale Equilibrio delle Prestazioni, equilibrio che consente di realizzare prodotti altamente performanti, dinamicamente sicuri, rispettosi dell’ambiente ed economicamente durevoli.

Macchinari moderni e mani esperte

In Michelin la maggior parte dei pneumatici sono realizzati grazie all’ausilio di personale altamente qualificato ed appositamente formato: l’interno sistema di qualità è assicurato durante l’interno processo produttivo (dalla progettazione al collaudo finale) ed il personale è appositamente selezionato per garantire che la produzione dei pneumatici avvenga inequivocabilmente sempre rispettando i severi canoni aziendali. Realizzare prodotti selezionati e certificati assicura infatti agli automobilisti un acquisto sicuro e soprattutto tutelato; per di più un accurato processo di produzione garantisce un livello qualitativo inalterato per ogni gomma senza preoccuparsi dello stabilimento in cui questa sia stata prodotta: si pensi infatti a tutte le fabbriche della casa: rispettare canoni prefissati identici in tutti gli stabilimenti è fondamentale al fine di ottenere prodotti tecnologicamente e prestazionalmente uguali in tutto e per tutto.

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Pneumatico: molte parti diverse unite alla perfezione

Ma come è possibile unire in modo corretto i molti particolari che formano un pneumatico? I pneumatici sono prodotti estremamente avanzati caratterizzati da svariate materie prime che combinate tra loro si fondono alla perfezione; per costruire un pneumatico moderno, Michelin adopera oltre 200 componenti differenti, componenti che una volta uniti assicurano le prestazioni e le caratteristiche tecniche desiderate. Durante la fase di realizzazione di un pneumatico Michelin è possibile raggruppare le parti che compongono uno gomma in 5 categorie ben distinte:

  1. Gomma naturale: componente fondamentale per la realizzazione della fascia battistrada)
  2. Gomma sintetica: componente fondamentale utilizzato per la realizzazione del battistrada di pneumatici destinati a furgoni e veicoli 4×4)
  3. Nerofumo e silice: elementi utilizzati come agenti rinforzanti per massimizzare la resistenza all’usura e la durata chilometrica
  4. Fili metallici e tessili: componenti che formano lo “scheletro” di un pneumatico. I fili metallici e tessili assicurano rigidità e geometria al pneumatico
  5. Agenti chimici: componenti che  attribuiscono alla gomma bassa resistenza al rotolamento o elevato grip (aderenza)

 

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In forno a 150° per 15 minuti

Una volta uniti tutti i materiali, si passa alla fase di “cottura”. il pneumatico viene inserito in una sorta di pressa meccanica in cui sono inseriti gli stampi adatti ad imprimere alla gomma il caratteristico disegno del battistrada, e le svariate denominazioni e codici riportati sul fianco. Il pneumatico viene così gonfiato (forzato nello stampo) e sottoposto ad una pressione di circa 16 bar per 15 minuti; la temperatura di esercizio di questa pressa (le cui caratteristiche sono protette dal segreto industriale) è di circa 150°. Passati i quindici minuti, la prima fase è terminata; il pneumatico viene estratto, portato a raffreddamento e nuovamente inserito in ulteriori forni per altre due volte. Al termine di queste 3 importanti fasi, la gomma è pronta.

Controllo ai Raggi X

Per la seconda volta (sia prima sia dopo la vulcanizzazione), macchine automatiche e occhio umano esperto ricercano difetti ed eventuali anomalie. Il controllo viene effettuato tramite evoluti macchinari a Raggi X atti che grazie a Fotografie cercano eventuali problemi e imperfezioni della gomma. Michelin effettua controlli approfonditi su ogni singolo pneumatico durante la prima fase produttiva (fase successiva a quella prototipica) e successivamente a campione durante una serie convalidata.

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Progetti Futuri: pneumatici UHP super ecologici

Come ribadito più volte, gran parte degli automobilisti europei sottovaluta l’umile pneumatico, tuttavia è bene ricordare che i pneumatici sono estremamente complessi, tecnologici e formati da elementi sofisticati che una volta combinati nel modo più appropriato, riescono a soddisfare a pieno qualsiasi esigenza di mobilità di auto, moto, arerei, mezzi da trasporto terra e persino metropolitane. Nonostante le esigenze spesso contrastanti della mobilità – aderenza e resistenza, precisione di guida e comfort, Michelin non scende mai a compromessi nella progettazione dei suoi pneumatici, Michelin che nel prossimo futuro presenterà la 5° generazione di gomme ecologiche in grado di abbassare di almeno il 2% i consumi di carburante e le emissioni di CO2. La casa del Bibendum si è infatti impegnata a migliorare il risparmio di carburante, mantenendo tuttavia una ottima resa chilometrica, una frenata eccellente sul bagnato, un confort superiore ed una silenziosità superba. Michelin è infatti ben consapevole che  la qualità dei pneumatici è alla base dei trasporti futuri, siano essi terrestri che aerei.

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2 thoughts on “Michelin: come si costruiscono pneumatici senza compromessi

  • grazie mille…mi serviva x un ricerca di tecnologia!alla prof è piaciuto un casino!grazie ancora 🙂

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