MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Il progetto SARTRE (Convogli Stradali Sicuri per l’Ambiente) – cui Volvo Car Corporation partecipa come unico costruttore automobilistico – ha portato a termine con successo le prime dimostrazioni di prova del funzionamento di un convoglio stradale con più veicoli al seguito. La flotta utilizzata per il test era costituita da un camion capofila seguito da tre automobili che procedevano in modalità completamente autonoma a una velocità massima di 90 km/h, mantenendo una distanza di sicurezza di non oltre 6 metri. L’obiettivo è quello di arrivare ad avere un convoglio stradale completo entro l’autunno del 2012. Per allora avremo quattro veicoli al seguito di una vettura capofila in marcia a 90 km/h, spiega Erik Coelingh, responsabile tecnico del progetto presso Volvo Car Corporation.
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Cosa è il progetto SARTRE
Il progetto SARTRE, cui partecipano sette partner europei, è l’unico di questo genere ad essere focalizzato sullo sviluppo di una tecnologia che possa essere utilizzata su normali strade e autostrade in cui i convogli si muoverebbero in un contesto generale dove sono presenti anche gli altri automobilisti. Il progetto SARTRE, laddove l’acronimo SARTRE sta per Safe Road Trains for the Environment (convogli stradali sicuri per l’ambiente), è in parte finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Quadro 7. Il progetto SARTRE è coordinato da Ricardo UK Ltd e prevede una collaborazione fra le seguenti aziende, anch’esse partecipanti all’iniziativa: le spagnole Idiada e Robotiker-Tecnalia, l’ente tedesco Institut für Kraftfahrwesen Aachen (IKA), l’istituto svedese SP per le ricerche tecniche, e le aziende svedesi Volvo Car Corporation e Volvo Technology. Il progetto SARTRE è finalizzato a incoraggiare un cambiamento delle modalità di trasporto personale attraverso lo sviluppo di un sistema di convogli stradali ecologici e sicuri. Lo sviluppo dei sistemi prevede una fase prototipale, attualmente in corso, che agevolerà l’adozione dei convogli in condizioni di sicurezza senza modifiche alla rete stradale pubblica e con una piena interazione con i veicoli non appartenenti ai convogli. Il progetto risponde a tre esigenze della mobilità contemporanea, ovvero la tutela dell’ambiente, la sicurezza e la riduzione della congestione del traffico, incoraggiando al tempo stesso l’adozione del nuovo sistema con la promessa di un maggiore comfort per il guidatore.
Gli obiettivi del progetto SARTRE possono riassumersi come segue
- Definizione di una serie di strategie accettabili per la gestione dei convogli che consentano ai convogli stradali di transitare sulla rete viaria pubblica senza modifiche alle strade, né alle infrastrutture a margine della strada
- Potenziamento, sviluppo e integrazione di tecnologie per la messa a punto di un sistema prototipale di formazione dei convogli stradali che consenta la valutazione delle strategie definite in contesti di traffico reali
- Dimostrazione di come l’impiego dei convogli stradali possa determinare un miglioramento delle condizioni ambientali, di sicurezza e di congestione del traffico
- Spiegazione di come si possa utilizzare un nuovo modello di business per incoraggiare l’impiego dei convogli stradali con benefici sia per gli operatori dei veicoli capofila sia per gli aderenti al convoglio.
Se il progetto SARTRE avrà successo, i suoi benefici potrebbero rivelarsi notevoli. Si stima infatti che il consumo di carburante sui percorsi autostradali dei convogli possa essere ridotto di circa il 20%, a seconda della distanza fra i veicoli e della loro geometria. Dal punto di vista della sicurezza, i vantaggi deriveranno dalla diminuzione degli incidenti causati dalle azioni e dalla stanchezza dei conducenti. Verrebbe inoltre ottimizzato l’utilizzo della capacità della rete stradale esistente, con una conseguente riduzione potenziale dei tempi di viaggio. Per gli utilizzatori di questa tecnologia risulteranno particolarmente interessanti i vantaggi pratici di un viaggio più tranquillo, più prevedibile e a costi inferiori che offre inoltre la possibilità di avere più tempo libero a disposizione.
Dialogo con le parti coinvolte
Nella consapevolezza che l’implementazione della tecnologia dei convogli stradali sulle autostrade europee non rappresenta soltanto una sfida tecnologica, il progetto SARTRE include anche un importante studio che ha l’obiettivo di individuare i cambiamenti strutturali che saranno necessari affinché i convogli stradali diventino una realtà. Per questo è prevista una serie di incontri e discussioni con le varie parti portatrici d’interesse. Alla prima discussione hanno preso parte esperti tecnici, politici, legislatori e ricercatori del settore della sicurezza del traffico. Durante il workshop sono state analizzate diverse problematiche di natura non tecnica correlate al sistema dei convogli stradali, ad esempio gli aspetti legali e normativi, la responsabilità del prodotto e l’accettazione dei veicoli per il trasporto automatizzato da parte degli automobilisti.
Fra i requisiti fondamentali individuati figura l’esigenza di concordare una terminologia comune per il sistema dei convogli – ad esempio, per definire quando un veicolo può considerarsi interamente automatizzato piuttosto che parzialmente automatizzato o addirittura ad elevato grado di automazione – e quella di riuscire a gestire più normative nazionali non totalmente allineate o di armonizzare le normative al riguardo.
Vantaggi principali
Il vantaggio principale dei convogli stradali è che il conducente ha tempo di fare altro mentre è in auto. I convogli stradali migliorano la sicurezza stradale, dato che alla guida del veicolo capofila – ad esempio, un camion – vi è un autista professionista e che i ‘tempi di reazione’ dei veicoli sono molto più rapidi. Risulta ridotto anche l’impatto ambientale, visto che le auto viaggiano una vicina all’altra beneficiando di una minore resistenza aerodinamica. Si stima che il risparmio energetico potrà arrivare fino al 20% e che anche la rete stradale potrà essere utilizzata in modo più efficiente.
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