MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Per la prima volta in questa stagione, Pirelli ha scelto la combinazione di pneumatici P Zero Silver hard e P Zero Yellow soft per affrontare il Circuito di Catalogna che ospiterà, il prossimo weekend, il Gran Premio di Spagna. Il circuito di Barcellona è ben noto tanto ai Team quanto a Pirelli, poichè è sede abituale di molti test, grazie non solo alla sua posizione strategica ma anche grazie al layout che presenta molte curve di media-alta velocità che consentono di testare ogni aspetto di uno pneumatico e che determinano un elevato grado di usura e di degrado. I 4.655 Km del tracciato si snodano su 16 curve, per lo più a destra, che pongono l’accento in particolare sullo pneumatico anteriore sinistro, cui è demandato il maggior carico di lavoro. Tuttavia, anche agli pneumatici posteriori è richiesto di sopportare un elevato stress al fine di fornire la trazione combinata necessaria all’uscita delle curve lente nell’ultima parte del giro. L’asfalto del Montmelò è abbastanza abrasivo. Aspetto che, combinato alle alte temperature ambientali attese nel corso del weekend di gara, non farà che aumentare il degrado degli pneumatici. La curva 3 è la più impegnativa del circuito, con una forza laterale di 3.9g che si scarica sulle gomme per un periodo di tempo prolungato. Nella zona di staccata della curva 10, gli pneumatici devono inoltre far fronte ad una decelerazione di 5.09g.
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Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha sottolineato
Il Gran Premio di Spagna dovrebbe presentare condizioni molto differenti da quelle che abbiamo visto durante i test pre-stagione proprio qui a Barcellona, dove le basse temperature ambientali resero difficile mandare in temperatura le gomme. Per il weekend di gara attendiamo temperature più calde, elemento che si aggiunge alle molte sfide che qui dovranno affrontare gli pneumatici. Per questa gara abbiamo scelto di portare la mescola morbida e quella dura al fine di evidenziare le differenze di prestazioni tra i diversi composti – questo sarà un ulteriore aspetto che i Team dovranno considerare – e mostrare così tanto la velocità quanto la durata dei nostri prodotti.
Finora, quest’anno, abbiamo portato soluzioni contigue, tipo media-morbida; a Barcellona, invece, per la prima volta tra le due mescole scelte si salta un gradino. Ciò può dare l’opportunità ai Team di dar vita a molteplici strategie-gomme. I test del Mugello hanno consentito alle squadre non solo di familiarizzare ancor più con i nostri pneumatici, ma anche di provare nuove componenti; ci attendiamo, dunque, un Gran Premio di Spagna molto combattuto e, forse, un vincitore ancora diverso per la quinta gara.
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Il collaudatore Pirelli, Jaime Alguersuari, ha commentato:
“In primo luogo, è sempre una grande gioia per me ritornare sul circuito di casa, i fan sono davvero speciali qui: questa è una cosa che tutti i piloti spagnoli e anche gli spettatori sentono. Il tracciato di Barcellona è particolarmente impegnativo per gli pneumatici ma questo rende il tutto ancora più sfidante, perchè bisogna pensare ad ogni singolo aspetto di quello che si sta facendo. La scelta di portare la mescola dura e la mescola morbida renderà la gara più eccitante, poichè il degrado sarà probabilmente molto elevato e si aprono ampi margini di manovra per le strategie. La curva 3 è il punto che stressa maggiormente gli pneumatici in termini di usura. Si tratta di una curva a destra molto, molto lunga, quasi piatta – a seconda della macchina che si ha – e sembra non finire mai quando sei al volante, perchè non riesci a vederne la fine. Ho sempre preferito un set up abbastanza rigido per Barcellona, con la macchina il più possibile vicina al suolo, in modo da ottenere la migliore risposta dagli pneumatici. C’è bisogno di un carico aerodinamico abbastanza alto, ma alla fine bisogna raggiungere un compromesso, perché le caratteristiche del circuito sono davvero varie. Questa è la vera sfida di Barcellona: ottenere il massimo dalla macchina e dalle gomme in ogni punto del giro”.
Note tecniche
- La chiave per ottenere un tempo sul giro veloce a Barcellona è trovare il giusto compromesso tra grip aerodinamico e grip meccanico. Molti Team optano per un set-up rigido all’anteriore, per facilitare l’entrata in curva, ed uno più morbido nella parte posteriore per ottenere maggior trazione.
- I cambi nella direzione del vento hanno un impatto rilevante sul set-up delle monoposto, soprattutto nella curva uno. Nove delle ultime 10 gare sono state vinte dalla pole position – ad eccezione dello scorso anno, prima stagione di Pirelli in Formula Uno.
- Poco meno del 60 per cento del giro è corso a pieno regime, con le auto che raggiungono la velocità massima di oltre 305km/h per circa 16 secondi sul rettilineo. I set-up richiedono un livello medio-alto di carico aerodinamico.
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