MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Mescole soft e supersoft per affrontare le diverse velocità e curve del circuito coreano di Yeongam. I P Zero Yellow e i P Zero Red dovranno affrontare uno dei circuiti più difficili per questo tipo di mescole.Yeongam, infatti, alterna curve veloci come quelle di Suzuka a parti che richiamano la pista di Monaco, con effetti sulle gomme le cui performance sono costantemente messe a dura prova. Il circuito coreano è poco utilizzato durante l’anno, per cui nel corso del weekend il tracciato tende a gommarsi progressivamente. Yeongam è un circuito semi-permanente: il tratto che costeggia il porto, infatti, viene normalmente utilizzato come strada cittadina e presenta, dunque, diversi livelli di grip. Alla complessità della pista si aggiungono condizioni meteo incerte, tipiche di questo periodo, che non fanno escludere l’uso delle gomme intermedie e da bagnato estremo (Cinturato Green e Cinturato Blue).
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1
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2
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3
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Le aree di forte frenata sono tipiche del GP di Corea: nella curva 3, ad esempio, le monoposto sono soggette a una decelerazione che raggiunge i 5,2 g in frenata con un carico di oltre 900 chili sulle gomme anteriori per effetto del trasferimento di peso. La parte più impegnativa per gli pneumatici è la sezione che va dalla curva 10 alla 17, caratterizzata da una sequenza continua di curve con rapidi cambi di direzione. A Yeongam, il lavoro maggiore spetta alle mescole supersoft, chiamate ad assicurare il massimo grip nelle curve, e all’anteriore destra, per effetto del senso antiorario della pista.
Il commento di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli – “A Yeongam portiamo le stesse mescole dello scorso anno anche se allora la combinazione soft-supersoft era sembrata avventata, a causa dell’elevato carico laterale. Ma proprio l’esperienza del 2011 ci ha convinto a confermare questa scelta: lo scorso anno, infatti, le supersoft durarono 10 o più giri e le soft oltre i 20, consentendo una strategia a due pit stop per la gran parte dei piloti. Strategia che ci attendiamo si ripeta anche questo weekend. Considerato che quest’anno le gomme Pirelli di F1 sono tutte più morbide (a eccezione delle supersoft, rimaste identiche) possiamo attenderci una gara più veloce rispetto a quella del 2011, a dispetto delle regole aerodinamiche introdotte quest’anno che hanno rallentato tutte le monoposto. Quello coreano è un circuito dove può accadere di tutto – pioggia e safety car potrebbero scompigliare le carte – e, come sempre, i Team che dispongono del maggior numero di dati e della capacità di utilizzare rapidamente le informazioni otterranno il maggior successo».
Jaime Alguersuari, collaudatore Pirelli – “Il circuito coreano è uno dei miei preferiti. L’anno scorso proprio su questa pista ho ottenuto uno dei miei migliori risultati, quando ho superato Nico Rosberg nell’ultimo giro e sono arrivato settimo. Il layout della pista è fantastico: uno dei migliori del calendario di F1, con un mix di curve ad alta e media velocità, dove il carico aerodinamico non è così elevato. Ha un fondo liscio e offre buone possibilità di sorpasso. Come per il 2011, anche quest’anno dovremmo avere due pit stop e il consumo delle gomme sarà graduale. Ci sono anche tre aree di forte frenata che rappresentano un’ulteriore sfida».
Note tecniche sugli pneumatici
- Il set-up aerodinamico adottato dai Team per il Gp di Corea è simile a quello che si vede in Giappone, con medi e alti livelli di carico aerodinamico. Tuttavia, le richieste della trazione sono maggiori rispetto a quelle di Suzuka, quindi le squadre utilizzano mappature differenti per scaricare tutta la potenza a terra nelle curve lente.
- Il graining può essere un rischio in Corea, specialmente nelle condizioni di scarso grip all’inizio del weekend. Il graining si produce quando le monoposto sono sottoposte a un’eccessiva spinta trasversale che provoca un irregolare consumo del battistrada con effetto sulle prestazioni.
- Il lungo rettilineo all’inizio del giro non aiuta a mandare velocemente le gomme in temperatura, sottoponendo così gli pneumatici a ulteriore stress.
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