MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
In quell’occasione, al volante della test car Toyota TF 109 c’era Nick Heidfeld. Ora, tutti i Team tranne uno saranno presenti sul circuito italiano per la tre giorni di test, utile per capire ancor più il comportamento degli pneumatici Pirelli P Zero. In particolare, le Scuderie cercheranno di ottimizzare il bilanciamento della monoposto con ogni mescola, e di apportare modifiche aerodinamiche e capire come queste interagiscono con gli pneumatici. Molti Team schiereranno per la prima volta quest’anno anche i loro terzi piloti. Pirelli porterà al Mugello tutte e quattro le mescole slick – supersoft, soft, medium e hard – ma le squadre potranno utilizzare per queste prove soltanto il quantitativo rimanente dello stock complessivo assegnato a ciascuna Scuderia per i test invernali e per i test in season. Tale stock ammonta a 100 set all’anno per macchina. Sta a loro decidere quali mescole utilizzare tra quelle a loro allocate. In caso di pioggia, saranno disponibili anche gli pneumatici Cinturato Green Intermediate e Cinturato Blue Wet.
Il Mugello, alle porte di Firenze, non ha mai ospitato una gara di Formula Uno ma è ben noto per esser stato sede di competizioni di auto sportive, auto-turismo e gare motociclistiche. I 5,245 chilometri del circuito sono contraddistinti da 15 curve e da un lunghissimo rettilineo, che consente alle monoposto di raggiungere velocità massime superiori a 335 km/h. La prima parte del circuito è caratterizzata da numerosi cambi di direzione e di altezza, con la parte finale del tracciato che presenta curve più lunghe e veloci, che si riveleranno particolarmente utili ai fini dell’analisi del comportamento e delle performance degli pneumatici. Ogni monoposto sfrutta in modo diverso gli pneumatici, e ciò spiega il diverso comportamento delle gomme su ciascuna vettura. In generale, la gomma supersoft è quella che entra più facilmente in temperatura, con una temperatura di esercizio di circa 95 gradi centigradi. La gomma morbida, comunque orientata alle prestazioni, lavora a 105 gradi centigradi. La gomma media ha acquisito consistenza, mantenendo alti livelli di grip, lavora a 115 gradi. Infine, la gomma dura lavora a 125 gradi centigradi, ed il minor grip è compensato dalla massima stabilità di prestazione. Questi dati sono in realtà approssimativi, ma danno un’idea delle differenti finestre di lavoro tra le varie mescole, la cui comprensione rappresenta uno degli elementi fondamentali per sfruttare al meglio le performance delle monoposto.
Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato:
“Il test del Mugello sarà molto importante per capire ulteriormente il comportamento degli pneumatici, e sono sicuro che le squadre accumuleranno molte informazioni utili a comprendere l’evoluzione delle gomme nel corso della stagione, così come è avvenuto lo scorso anno. Per quanto riguarda la rivalità tra i piloti, essa si traduce anche in una rivalità tecnologica tra ingegneri. E questo è uno degli aspetti più affascinanti di questo sport. Oltre ad essere utile per accumulare dati, questo test rappresenta anche una preziosa occasione per i terzi piloti che hanno l’opportunità di correre su una monoposto di Formula Uno, utilizzando queste gomme. Con un inizio di campionato mai così serrato, la competizione è veramente molto accesa e le squadre sono pronte ad approfittare di ogni vantaggio che sarà possibile accumulare nei prossimi tre giorni di test, in vista dell’inizio della stagione europea. Per noi, è un piacere far ritorno su una pista vicina a casa, dove la storia del nostro ultimo ritorno in Formula Uno ha avuto inizio…”
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