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Pneumatici Formula 1: Pirelli spiega i codici a barre delle gomme F1

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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Le gomme sono prodotte ad Izmit, alle porte della capitale turca Istanbul, in una delle fabbriche Pirelli più tecnologicamente avanzate per il motorsport. Durante il processo di produzione, ad ogni pneumatico viene assegnato un codice a barre dalla FIA (l’organo di governo dello sport). Questo codice è una sorta di ‘passaporto’ dello pneumatico, incorporato saldamente nella struttura durante il processo di vulcanizzazione in modo tale da non poter essere scambiato. Il codice contiene tutte le caratteristiche di ciascun pneumatico, rendendo ogni gomma tracciabile durante tutto il weekend di gara attraverso il software Pirelli RTS (Racing Tyre System), in grado di leggere e aggiornare in tempo reale tutti i dati.

Pneumatici Formula 1: Pirelli spiega i codici a barre delle gomme F1 1

Per le gare europee, le gomme sono poi trasportate nel centro logistico e di distribuzione di Pirelli a Didcot, nel Regno Unito. Una volta lì, un funzionario FIA riceve un elenco di codici a barre, relativi alle gomme che verranno adottate per il Gran Premio successivo. La FIA assegna poi, a caso, i codici a barre – e quindi gli pneumatici – alle singole squadre. Pirelli è completamente esclusa da questo processo, il che significa che l’azienda italiana non può in alcun modo influenzare l’allocazione degli pneumatici per le squadre; inoltre, un rigoroso processo di controllo di qualità viene effettuato a Izmit ed assicura che tutti gli pneumatici che escono dalla fabbrica siano identici. Una volta sul circuito, le gomme vengono poi assegnate alle squadre nel rigoroso rispetto della lista precedentemente redatta dalla FIA. I codici a barre consentono sia alla FIA sia a Pirelli di far sì che ogni squadra, secondo il regolamento, utilizzi gli pneumatici adatti. Ad ogni Team viene assegnato un ingegnere Pirelli che lavora esclusivamente con quella squadra per tutto l’anno e che può vedere dal database unicamente i dati e le informazioni relative alla squadra cui è destinato, in questo modo le strategie di ciascun Team non vengono compromesse. I dati vengono poi analizzati dagli ingegneri di Pirelli, che controllano tutte le informazioni al fine di assistere il gruppo di ricerca incaricato di progettare la prossima generazione di pneumatici.

Come sottolinea il direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery:

“Anche se volessimo – e non vogliamo – non abbiamo alcun modo di influenzare l’allocazione degli pneumatici, poichè questo processo è curato interamente dalla FIA una volta che le gomme lasciano la fabbrica di Izmit. E’ un ulteriore modo di garantire l’imparzialità per tutte le squadre: aspetto per noi prioritario, in qualità di fornitore unico di pneumatici. E lo stesso modo in cui i nostri ingegneri lavorano, garantisce questa assoluta imparzialità”.

Il conto alla rovescia prima di ogni GP

Prima del gran premio:

  • Pirelli, con l’approvazione della FIA, seleziona le gomme per la gara: una mescola morbida e una mescola dura
  • La produzione per l’allocazione delle gomme inizia già nella fabbrica di Izmit in Turchia. Pirelli fornisce per ogni gara approssimativamente 1800 pneumatici di F1; circa 700 in più per la gara di GP2 e 600 in più per quella di GP3.

Due settimane prima del gran premio:

  • Per le gare europee, le gomme per la gara vengono trasportate su strada da Izmit a Didcot: un viaggio di circa 3.100 chilometri che dura tre giorni.
  • Gli pneumatici arrivano nell’impianto di Didcot e lì i codici a barre vengono scannerizzati nel sistema Pirelli. Successivamente questi codici vengono comunicati alla FIA (l’organo di governo del mondo motorsport).
  • A caso, la FIA assegna i codici a barre ad ogni squadra. Gli pneumatici allocati vengono poi assegnati alle squadre a Didcot e caricati su sette camion che li trasporteranno al Gran Premio (quattro camion per la F1, tre camion per la GP2 e GP3).

Una settimana prima del gran premio:

  • I camion partiti da Didcot in genere arrivano il lunedì prima della gara. I 18 fitter mettono a punto la fitting area e i codici a barre vengono confermati ancora una volta con la FIA.

Cinque giorni prima del gran premio:

  • I fitter iniziano a montare gli pneumatici sui cerchi. Un fitter esperto impiega 2,5 minuti per montare uno pneumatico dall’inizio alla fine; per montare tutti gli pneumatici del weekend sono necessari due giorni. Le gomme, precedentemente consegnate ai Team, restano nel corso del weekend in loro possesso e spetta a loro portarle ai fitter di Pirelli perchè le montino.

Durante il weekend del gran premio:

  • I regolamenti sportivi prevedono che un set di gomme da asciutto più dure sia riconsegnato dopo la prima sessione di prove, un set di gomme più morbide e un set di gomme più dure siano restituiti prima dell’inizio della terza sessione di libere. Un ulteriore set di gomme più morbide e uno di gomme più dure deve poi essere restituito prima dell’inizio delle qualifiche. Questo significa che ogni pilota ha sei set di gomme da asciutto (tre per ogni specifica) a disposizione per le qualifiche e la gara.
  • Gli pneumatici che vengono restituiti vengono tolti dai cerchi, in quanto non saranno più utilizzati, e i cerchi vengono restituiti alle squadre.

Dopo il gran premio:

  • Tutti gli pneumatici rimanenti, sia quelli usati sia quelli non usati, vengono tolti dai cerchi e riportati a Didcot. Una volta lì, gli pneumatici vengono portati in un impianto specializzato dove vengono triturati e poi bruciati a temperature molto elevate al fine di produrre combustibile per cementifici. Il materiale prodotto in questo processo può essere utilizzato anche per superfici stradali e altre applicazioni industriali.

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