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24 Ore di Le Mans 2012: Dunlop presente in 4 categorie

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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I pneumatici Dunlop sono pronti per l’Ottantesima edizione della 24 Ore di Le Mans, una sfida estenuante e nello stesso tempo avvincente. Il prossimo 16 e 17 giugno, su un circuito di 13.63 km, i pneumatici Dunlop dovranno confrontarsi con superfici diverse, alte velocità e condizioni meteorologiche che possono variare da un momento all’altro. La scelta dei pneumatici giusti risulta perciò di vitale importanza per l’andamento della gara. Dunlop supporterà i team delle categorie LMP1, LMP2, GTE Pro e GTE Am che hanno scelto di utilizzare gli stessi pneumatici utilizzati nella 24 Ore del 2011. I prototipi LMP2 utilizzeranno motori differenti ma i pneumatici Dunlop, capaci di fornire il migliore grip e la maggiore resistenza, saranno gli stessi per tutte le vetture. L’obiettivo di questa strategia è quello di far prevalere il pilota e il team che avranno saputo sfruttare al meglio i pneumatici. Lavorando a stretto contatto con gli ingegneri Dunlop, infatti, i vari team avranno l’opportunità di comprendere le caratteristiche dei pneumatici in modo da ottenere il massimo durante la gara.

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Dunlop ha inoltre annunciato un premio speciale per i prototipi LMP2: la vettura LMP2 che raggiungerà il podio della Le Mans, avrà la fantastica opportunità di ricevere in regalo pneumatici Dunlop per il resto della stagione. Un obiettivo difficile da raggiungere forse, ma non impossibile. Basti pensare alla Le Mans Series Americana, la 12 Ore di Sebring, dove un prototipo LMP2, equipaggiato Dunlop, ha raggiunto il podio. La 24 Ore di Le Mans è diventata un orgoglio per Dunlop che, nel corso degli anni, ha vinto con vetture diverse, tra le quali Bentley, Alfa Romeo, Bugatti, Jaguar, Ferrari, Porsche e Mazda. Nel 1924 è iniziata la serie di vittorie di Dunlop, con John Duff e Frank Clement alla guida della loro Bentley 3 litri, passando dal 1991 con la vittoria di Volker Weidler, Johnny Herbert e Bertrand Gashot su Mazda, fino ad arrivare al trionfo dello scorso anno del team Greaves Motorsport sulla Nissan Zytek, prototipo LMP2.

Jean-Felix Bazelin, Direttore Dunlop Motorsport: “Le Mans rappresenta il culmine del programma racing per le quattro ruote di Dunlop Motorsport. Il percorso è lungo e ricco di aspettative per i piloti. Per i team e le loro vetture, la gara è un ottimo palcoscenico per dimostrare le proprie performance e provare a raggiungere il podio della 24 Ore. Quando dobbiamo scegliere i pneumatici da utilizzare su questo circuito, teniamo in considerazione il fatto che è una gara lunga e che il circuito presenta superfici diverse, alcune molto abrasive proprio perché sono strade non battute. E’ possibile raggiungere la velocità di 300 kph almeno in tre punti del circuito e, per questo motivo, è molto importante che i pneumatici assicurino le massime prestazioni.”

Ben Michell, Ingegnere Racing Dunlop Motorsport: “I team devono tenere in considerazione molti fattori nella scelta dei pneumatici da utilizzare durante la gara. Il regolamento attuale permette a due piloti dello stesso team di cambiare pneumatici nel corso della gara in modo da garantire perfomance migliori. Non è da dimenticare però che ci sono altre caratteristiche da tenere in considerazione, come ad esempio il set-up della vettura, le abilità del pilota e l’uso che fa dei pneumatici.”

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Il circuito: Proprio a causa della sua natura irregolare, il circuito della 24 Ore di Le Mans presenta delle caratteristiche uniche.

La lunghezza. Il circuito di Le Mans è insolitamente lungo, con i suoi 13.629 km, e questo aspetto è molto importante nell’evolversi della gara. Le condizioni meteorologiche, inoltre, sono altamente variabili e possono quindi causare problemi già dalla linea di partenza, fino all’angolo Mulsanne. In queste situazioni la domanda da porsi è se cambiare o meno i pneumatici. Compiere la scelta giusta diventa quindi essenziale.

La ruvidità. Solo una parte della gara è costituita da un vero e proprio circuito da corsa. La restante parte è costituita da strade comunemente utilizzate. Questa è la ragione per cui le superfici risultano ruvide, coperte di polvere e con tracce di olio e benzina.

David Meenan, ingegnere in carica dei prototipi Dunlop Motorsport afferma: “E’ necessario pulire le strade in modo da migliorare il grip e l’aderenza sull’asfalto dei pneumatici.” David Meenan continua affermando che, proprio a causa della lunghezza del circuito, “è frequente la presenza sull’asfalto di frammenti di fibra di carbonio e piccole pietre che potrebbero causare delle forature. In questa situazione è importante che il pilota si renda conto del danno subito in modo da evitare l’uso prolungato del pneumatico danneggiato.”

La forza di Dunlop a Le Mans: 23 vetture su 56, appartenenti alla categoria LMP1, saranno equipaggiate con pneumatici Dunlop, mentre tutte le 20 vetture della categoria LMP2 hanno scelto di utilizzare Dunlop. Il Team Greaves Motorsport, categoria LMP2, scenderà quindi in campo nuovamente con Dunlop, con l’obiettivo di vincere la gara anche quest’anno contro tre team altrettanto forti: OAK Racing, Nissan Signatech e Gulf Racing Middle East. Nella categoria LMP1, il team Inglese JMW Motorsport, gareggerà con la livrea che ha vinto la Dunlop Art Car Competition, che sarà inoltre, equipaggiata con pneumatici Dunlop.

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Le Mans in numeri: l coinvolgimento di Dunlop nella 24 Ore di Le Mans è aumentato dal 1984. Una sfida del genere richiede una grossa organizzazione logistica. 4500 pneumatici sono stati caricati su 17 autocarri per fornire i 23 partner presenti. 40 membri del team accompagneranno il carico: 14 installatori, 12 ingegneri, 4 designers e 5 managers.

  • 4: il numero delle categorie che prenderanno parte alla 24 Ore di Le Mans
  • 10 minuti: il tempo medio per preparare un pneumatico da corsa
  • 13.629 km: la lunghezza di un giro del circuito di Le Mans. Di questa distanza, circa l’85% è costituito da strade di uso comune
  • 18’’: il diametro dei cerchi usati sia dai prototipi che dalle GT
  • 23: il numero di vetture equipaggiate da Dunlop nella 24 Ore di Le Mans del 2012
  • 34: il numero di vittorie di Dunlop dalla nascita della 24 Ore di Le Mans nel 1923
  • 36 cm: la larghezza massima dei pneumatici offerti da Dunlop
  • 40: il numero dei membri dello staff di Dunlop Motorsport presenti alla gara
  • 45 secondi: il tempo medio impiegato per cambiare i pneumatici durante la gara
  • 50%: l’aumento della distanza coperta dai pneumatici Dunlop negli ultimi 10 anni
  • 50 metri: la lunghezza dell’arco dell’attuale ponte Dunlop (costruito nel 1978)
  • 70 tonnellate: il peso del ponte Dunlop; può supportare il peso di 1350 spettatori
  • 100° C: temperatura ideale per i pneumatici da gara
  • 225.228 km/h: la velocità record su questo circuito
  • 247.160 km/h: la velocità record di qualificazione
  • 1000: il numero approssimativo di pneumatici prodotti al giorno da Dunlop Motorsport nell’industria di Birmingham
  • 5410.71 km: la distanza record coperta sul circuito durante la 24 Ore del 2010

Una gamma per ogni necessit: Quest’anno Dunlop Motorsport è l’unico produttore di pneumatici presente in tutte e quattro le categorie sul circuito di Le Mans. I tecnici di Birmingham hanno perciò dovuto sviluppare una varia gamma di prodotti.

Sull’asciutto.

  • LMP1. 5 mescole disponibili: ultra soft, soft, medium-soft, medium e hard. I pneumatici anteriori sono 330/680R18 mentre i posteriori 360/710R18
  • LMP2. 3 mescole disponibili: soft, medium e hard. Pneumatici anteriori: 300/660R18 e posteriori: 310/710R18
  • LMGTE Pro. 3 mescole disponibili: soft, medium e hard. Pneumatici anteriori: 300/680R18 e posteriori: 310/710R18
  • LMGTE Am. 3 mescole disponibili: soft, medium e hard. Pneumatici anteriori: 300/660R18 e posteriori: 310/710R18

Sul bagnato.

Sono possibili diverse soluzioni su un circuito bagnato. I pneumatici slick permettono di gareggiare anche su superfici bagnate. I pneumatici intermedi sono utilizzati in caso di pioggia leggera o di circuito asciutto. I pneumatici per il bagnato garantiscono infine un grip altamente soddisfacente, come dimostrato dall’ultima gara sotto la pioggia a Spa.

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