MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Dopo la pausa estiva, Pirelli è pronta a tornare in pista con gli pneumatici P Zero Silver hard e P Zero White medium: combinazione scelta quest’anno solo per il Gran premio di Malesia. Le condizioni sul leggendario circuito di Spa-Francorchamps saranno, però, un po’ diverse. Il tracciato, di 7,4 km, è il più lungo in calendario, caratteristica questa che rappresenta per gli pneumatici una condizione di utilizzo impegnativa, resa ancora più difficile dalla variabilità del meteo. Inoltre, sorgendo tra le colline delle Ardenne, Spa presenta un proprio microclima particolare, per cui spesso può piovere su una parte del circuito mentre un’altra resta del tutto asciutta.
La pista è nota per essere una delle più veloci in campionato. Ciò impegna molto le coperture che devono far fronte a carichi di energia laterale e longitudinale estremamente elevati: si pensi all’alta compressione dell’Eau Rouge, una curva simile ad una montagna russa, dove si registra il picco massimo di carico verticale sugli pneumatici anteriori, superiore a 1000 kg. Per questo Pirelli ha scelto le due mescole più dure della gamma F1, in grado di gestire al meglio i 44 giri della gara. Poichè quella di Spa è una gara lunga e imprevedibile, vi sono ampi margini per mettere in atto strategie diversificate purchè flessibili, necessarie per affrontare condizioni climatiche potenzialmente mutevoli.
Il collaudatore Pirelli, Jaime Alguersuari, ha commentato: “Spa è una gara fantastica soprattutto per la sua ricca storia sportiva. Ospita alcune delle curve più famose della Formula Uno, tra cui l’ Eau Rouge e la Blanchimont. Ci sono molte curve ad alta velocità che lo rendono un circuito tra i più rapidi in calendario. Spa rappresenta una sfida sia per i piloti sia per le squadre in quanto è un tracciato che richiede un carico aerodinamico medio e un buon grip meccanico. Per me sarà interessante vedere la gara della prossima settimana, poichè qui lo scorso anno segnai il mio miglior tempo in qualifica. L’ultimo test condotto con Pirelli si è svolto proprio in Belgio ed è difficile trovare un pilota che non ami questa gara. Dal punto di vista delle gomme, il tracciato di Spa è relativamente liscio, quindi non è particolarmente difficile per le gomme anche se pone delle sfide uniche. Ci sono molte aree ad alta velocità dove viene scaricata una notevole forza laterale sul fianco, simile a quanto avviene sul circuito di Suzuka, dove è richiesto lo stesso set-up e lo stesso handling.”
Note tecniche sugli pneumatici:
- A Spa le monoposto corrono a tutto gas per circa i tre quarti del giro, e ciò lo rende uno dei circuiti più veloci dell’anno insieme a Monza – gara che si disputa il fine settimana successivo. Le alte velocità aumentano la temperatura dello pneumatico, in particolare se viene adottato un camber aggressivo per massimizzare l’aderenza.
- Avere la giusta altezza da terra e una corretta sospensione è fondamentale sul circuito di Spa, a causa delle differenti sollecitazioni. Se così non fosse, le vetture rischierebbero di toccare l’asfalto con il fondo in alcune parti del circuito. Lo pneumatico costituisce un elemento essenziale della sospensione della monoposto: la deformazione della gomma sotto carico assicura a una vettura di Formula Uno circa la metà del necessario gioco di sospensione.
- Nonostante i proverbiali rettilinei veloci di Spa, le vetture corrono con un carico aerodinamico medio, al fine di ottimizzare l’aderenza nelle curve veloci. La trazione è un fattore particolarmente importante in sezioni come il tornante La Source, dove il grip meccanico delle gomme è fondamentale per un’ uscita pulita.
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