MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Vettel, partito dalla terza posizione in griglia con lo pneumatico P Zero Red supersoft, ha poi completato gli ultimi due stint su pneumatici P Zero Yellow soft. Il pilota della Red Bull ha vinto con un margine di nove secondi su Jenson Button, McLaren, che ha adottato la stessa strategia, fermandosi però quattro giri più tardi rispetto a Vettel per il suo primo pit stop . La gara è stata la più lunga dell’anno: si è corso per due ore e si sono completati solo 59 dei 61 giri previsti. I primi 10 piloti hanno iniziato tutti con gomme supersoft. Nico Hulkenberg, Force India, e Sergio Perez, Sauber, sono stati i piloti più alti in classifica a partire con le gomme morbide, rispettivamente dall’11ª e dalla 14ª posizione.
Dopo un incidente nelle primissime fasi della gara che lo ha fatto retrocedere in ultima posizione, anche Felipe Massa, Ferrari, è passato alle gomme morbide quando è stato costretto a rientrare ai box al primo giro. Il suo compagno di squadra Fernando Alonso mantiene la testa della classifica dopo essere salito sul terzo gradino del podio (dalla quinta posizione in griglia). Anche lo spagnolo ha adottato una strategia a due soste. Con 81 podi, Alonso rompe il record precedentemente detenuto da Ayrton Senna.
Il primo pilota a rientrare ai box è stato Mark Webber, Red Bull, nel corso dell’ottavo giro, per montare gomme morbide. Vettel si è fermato due giri dopo, per passare anche lui alle soft. Button ha fatto la sua prima sosta al 14° giro. Sia Hulkenberg sia Perez si sono fermati al 18° giro, mettendo le gomme morbide, sempre nell’ottica di una strategia a due soste che ha consentito ad entrambi di avere con le supersoft lo stesso ritmo a fine gara dei front-runners. Anche Massa ha concluso la gara con le supersoft, con cui ha corso uno stint finale di 26 giri, finendo la gara ottavo.
Quando la prima safety car è uscita al giro 33, tutti i front-runner hanno effettuato il loro secondo pit stop: Vettel è poi rientrato in testa con gomme morbide davanti a Button, che ha montato la stessa soluzione. Il loro secondo set di gomme morbide è stato sufficiente per percorrere gli ultimi 45 minuti (o 26 giri), fino alla fine della gara. L’ingresso della seconda safety car, al 40° giro, ha consentito a Perez di effettuare il suo secondo pit stop senza perdere posizioni. Il pilota messicano ha poi finito la gara in 11ª posizione, dopo aver scelto di partire con gomme morbide. Anche Hulkenberg è rientrato ai box quando la safety car era in pista, ma il suo tentativo di utilizzare la strategia per guadagnare posizioni è svanito quando è stato costretto a un pit stop in più a seguito di un incidente in pista.
Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato: “Molti sono rientrati ai box con la safety car e questo ha consentito a molte squadre di optare per una strategia a due soste. Gli pneumatici posteriori sono stati particolarmente sollecitati qui, a causa della trazione richiesta in tutte le curve lente. Con una differenza significativa di tempo di circa 1,5 secondi tra le due mescole – probabilmente la più alta di tutto l’anno – e un punto di crossover in termini di prestazioni di circa 10 giri, lo stile di guida ha giocato un ruolo significativo nella gestione degli pneumatici, in particolare all’inizio della gara, quando le vetture erano piene di carburante. La safety car ha in qualche modo dettato la strategia ai Team: i piloti che si erano fermati per la seconda volta avevano necessità di gestire le gomme fino alla fine, anche se sono stati sicuramente aiutati dall’ingresso della seconda safety car. Ancora una volta a Singapore abbiamo assistito ad una gara molto dura, spettacolare e imprevedibile in cui la strategia pneumatici ha davvero fatto la differenza. Congratulazioni a Paul di Resta e a Timo Glock che hanno ottenuto il loro miglior risultato di sempre, finendo rispettettivamente quarto e dodicesimo.”
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