MODELLO |
VALUTAZIONE TCS |
PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Il trentatreenne pilota di Policoro (Matera) ha infatti chiuso la gara del sabato della Superbike al quinto posto, riscattando lo sfortunato debutto del Mugello, reso problematico dai problemi di gioventù della sua HP4, e riappropriandosi di quel ruolo da protagonista nella top class tricolore che gli si addice per carriera e capacità.
Vizziello aveva promesso al team manager Sandro Carusi ed agli uomini della Michelin, guidati dal responsabile delle Attività Competizione Moto, Piero Taramasso, una gara tutta d’attacco. E come sempre l’ex-vice campione europeo della 1000 Stock è stato di parola. Non si è risparmiato nella bagarre, dalla nona posizione iniziale ha rimontato fino alla quinta, impresa estremamente difficile in una formula tanto combattuta ed equilibrata, e nel finale ha saputo conservare la posizione, adoperandosi anche per segnalare alla direzione gara la pioggia che cadeva a tratti e che ha portato all’esposizione della bandiera rossa al 17° dei 18 giri in programma, con classifica redatta in base al passaggio precedente.
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La prima delle due giornate del CIV a Vallelunga non è stata altrettanto favorevole agli altri componenti della squadra Michelin.
In realtà i contrattempi sono iniziati già dal venerdì quando il francese Seb Gimbert (BMW – Team Thevent), quarto in classifica generale ed attesissimo nel catino romano, a lui particolarmente gradito, è incappato in un high-side alla curva Soratte, durante il primo turno di qualificazioni.
Il trentacinquenne transalpino ha subito un violento contraccolpo dalla moto, tale da provocargli la frattura di radio e ulna del braccio sinistro ed ha poi proseguito la caduta che lo ha messo fuori causa. “Non stavo ancora spingendo, mi ha tradito la risposta delle sospensioni” ha dichiarato Gimbert che, dopo essere stato ingessato all’Ospedale S.Andrea di Roma, è rientrato in Francia per sottoporsi, probabilmente già lunedì, ad un intervento chirurgico che, mediante l’applicazione di placche, dovrebbe consentirgli di rientrare il 15 giugno a Misano, in occasione della terza tappa del CIV.
Due inconvenienti di quelli che non dovrebbero mai verificarsi hanno invece messo subito fuori causa lo svedese Chris Bergman (BWG Racing – Kawasaki Italia) e Manuel Poggiali (Ducati – Grandi Corse).
Il primo, scattato con il secondo tempo dopo aver detenuto fino all’ultimo istante la pole position che aveva già firmato al Mugello, ha subito la rottura della parte trasversale della leva del cambio ovvero quella che si aziona con lo stivale. “Un problema che non mi era mai capitato prima” ha commentato sconsolato e quasi incredulo il suo team manager Marco Lobello. Dal secondo giro il giovane e velocissimo scandinavo ha quindi cominciato a perdere terreno ed è stato anzi capace di conservare per altre due tornate la nona posizione, azionando il “mozzicone” del selettore con il bordo della calzatura. Poi è finito lungo al Tornatino, ha comunque provato a rientrare ma è scivolato sull’erba.
Pochi istanti prima del verde Poggiali – che partiva dalla nona posizione in griglia – ha invece segnalato lo spegnimento della sua 1199 Panigale R, i marshall lo hanno accompagnato a bordo pista, nel frattempo la moto si è riaccesa, Manuel ha preso il via in fondo al gruppone ma già ai Cimini il problema si è ripetuto, stavolta senza che fosse possibile porvi rimedio. Così il campione sanmarinese, che non potrà disputare la gara domenicale di Vallelunga per un concomitante impegno con il comitato olimpico del suo Stato, si è dovuto accontentare di osservare gli avversari da bordo pista. “Dobbiamo ancora analizzare i dati – dice il manager Davide Grandi – ma dalle sensazioni riferite da Manuel pensiamo che si sia ripetuto il problema elettrico che si era già verificato durante le prove al Mugello e al quale ritenevamo di aver posto rimedio”.
“Ero fiducioso – commenta di rimando Poggiali – oggi non abbiamo perso solo un’occasione per fare chilometri e accumulare esperienza ma forse abbiamo buttato anche un buon piazzamento. Non siamo ancora a posto ma stiamo comunque andando nella direzione giusta, è tutto rimandato a Misano”.
Tornando alla splendida prova di Vizziello, va detto che il suo non è stato un avvio eccezionale ma subito dopo ha iniziato la rimonta. La progressione del lucano è risultata molto incisiva, a tratti quasi irresistibile per gli altri piloti in lotta nelle posizioni di immediato rincalzo. Vizziello ha martellato per otto tornate consecutive sul passo dell’1’40” e si è ripetuto su questi ritmi fino a che la bagarre, con qualche fortuito contatto, non ha leggermente rallentato la sua andatura. Nel finale la pioggia che bagnava a tratti ed in maniera irregolare la pista lo ha costretto ad adeguare il ritmo e la bandiera rossa ha fotografato posizioni ormai cristallizzate.
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