MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Mentre Fernando ha dovuto fare i conti con una F138 danneggiata per tutti i 60 giri della gara di quest’oggi, terminando la corsa appena fuori dalla zona punti in undicesima posizione, Felipe Masa è stato autore di un’ottima prestazione che l’ha portato al quarto posto finale. Una grande gara costruita su un entusiasmante primo giro e un determinante sorpasso proprio alla fine.
Tuttavia la performance del pilota brasiliano avrà attirato scarsa attenzione, dato che oggi tutti gli occhi erano puntati su Sebastian Vettel e la Red Bull Racing che hanno conquistato il quarto titolo consecutivo Piloti e Costruttori. Un grande risultato dal punto di vista sportivo. Il pilota tedesco ha vinto il Gran Premio, accompagnato sul podio da Nico Rosberg, secondo con la Mercedes, e Romain Grosjean, capace di portare la sua Lotus dalla diciassettesima posizione in griglia al terzo posto sotto la bandiera a scacchi.
In condizioni meteo leggermente più fresche rispetto ai giorni precedenti, il che dava una mano agli pneumatici, il gruppo allo spegnersi del semaforo rosso scattava senza problemi, con Vettel che manteneva la leadership dalla pole position. Felipe era invece protagonista di una partenza fantastica, che lo portava dalla quinta alla seconda posizione, lottando contro le due Mercedes, mentre Alonso si toccava con Webber poiché l’australiano era costretto a frenare per evitare Raikkonen. Il pilota spagnolo scivolava così in undicesima posizione, e doveva rientrare ai box al secondo giro per un nuovo musetto, riprendendo la corsa in fondo al gruppo. Sulla F138, comunque, i danni presenti avrebbero influenzato il resto della gara del ferrarista. Dovendo inoltre fermarsi in pit-lane così presto, dopo essere partito con le Medium, veniva anche vanificato qualsiasi vantaggio strategico dato dalla decisione di prendere il via con la gomma più dura.
Quando Vettel rientrava ai box molto presto per cambiare i propri pneumatici al terzo giro, Felipe si ritrovava in testa davanti a Rosberg, Hamilton, Webber, Raikkonen, Perez, Ricciardo, Sutil, Grosjean, con Button decimo fino a quando il pilota McLaren entrava in corsia box alla sesta tornata. Fernando, nel frattempo, era in diciannovesima posizione. Rosberg visitava la pit-lane al giro 7 per montare gomme Medium, imitato da Raikkonen. Gomme Medium anche per Felipe all’ottavo passaggio, così come per Hamilton. Il pilota brasiliano riprendeva la corsa al nono posto, ma avanzava di una posizione scavalcando Bottas con la Williams.
Al nono giro, in testa alla corsa c’erano i piloti che non si erano ancora fermati per il cambio gomme, ovvero Webber primo davanti a Perez con la McLaren, poi la Toro Rosso di Ricciardo, seguito da Grosjean, al volante della Lotus risalito dalla diciassettesima posizione, Sutil (Force India), con Vettel sesto dopo il suo pit-stop. Intanto Fernando, diciassettimo, tallonava da vicino la Toro Rosso di Vergne, avendo la meglio sul pilota francese al giro 11. Vettel scalava la classifica, superando alla tredicesima tornata il futuro compagno di squadra per la terza posizione. Al 14esimo passaggio, Felipe era settimo alle spalle di Gutierrez, ma il pilota della Sauber sarà costretto a rientrare in pit-lane per un drive-through di penalizzazione per partenza anticipata. Una volta scontata la penalità da parte di Gutierrez, Felipe veniva promosso in sesta posizione, a 3,2 secondi da Sutil e con 9 decimi di vantaggio su Rosberg, mentre Alonso era risalito intanto fino al quattordicesimo posto.
Alla tornata numero venti, Fernando era protagonista di un entusiasmante duello per la tredicesima posizione, alle spalle di Gutierrez e davanti a Grosjean: il ferrarista sorpassava la Sauber al ventunesimo giro. Ancora in sesta posizione, il distacco di Felipe nei confronti di Sutil che lo precedeva rimaneva abbastanza stabile, così come il vantaggio del pilota brasiliano su Rosberg. In questo stesso giro, la Red Bull prendeva il pieno comando della gara, con Vettel che avanzava in seconda posizione alle spalle di Webber, con gomme leggermente più usate, con i due piloti Red Bull separati da 11,6 secondi. Al ventiquattresimo passaggio, Rosberg era sufficientemente vicino alla vettura di Felipe al punto da affiancarlo alla curva 4, ma il pilota brasiliano manteneva la sua posizione. Al giro 26, Felipe aveva entrambe le Mercedes alle sue spalle, con Rosberg davanti a Hamilton, ma il tedesco rientrava ai box il giro successivo, lasciando Hamilton all’inseguimento della Ferrari.
Webber e Perez entravano in corsia box, rispettivamente dalla prima e dalla terza posizione, al giro 28, montando entrambi gomme Soft: in testa alla corsa c’era quindi Vettel, davanti al compagno di squadra, con Ricciardo terzo, seguito da Sutil, Felipe quinto, Perez con la McLaren alle sue spalle. Felipe e Hamilton effettuavano il secondo pit-stop esattamente a metà corsa, ovvero al giro 30, con il ferrarista che montava nuovamente pneumatici Medium, imitato da Fernando e da Di Resta. Un giro dopo era Vettel a visitare la pit-lane per un altro set di Medium, con cui arriverà fino alla bandiera a scacchi. Altro treno di Medium anche per Webber al giro 32, mentre Ricciardo, salito in seconda posizione, visitava la corsia box per il suo primo cambio gomme alla 33esima tornata, imitato da Perez e Hulkenberg.
Felipe occupava la settima posizione al giro 36, tra Grosjean a Ricciardo, con Fernando che rientrava ai box della Scuderia per un altro set di Medium. Il pilota brasiliano, però, era minacciato da Ricciardo, con gomme Soft più fresche e veloci. Ma la breve vita di questa mescola faceva sì che l’australiano ritornasse ai box alla 38esima tornata per montare le Medium. Momento drammatico per la Red Bull due giri dopo, con Webber costretto a parcheggiare a bordo pista la sua monoposto per un problema all’alternatore. In questo modo Felipe saliva in sesta posizione, mentre un Fernando in difficoltà era quattordicesimo. Al giro 42 Felipe era quinto, con Hamilton incollato al suo cambio.
Con Vettel in testa con un vantaggio di 25 secondi su Raikkonen al giro 46, Rosberg terzo e Grosjean quarto davanti a Felipe, l’interrogativo che ci si poneva riguardava i due piloti Lotus: essendosi entrambi fermatisi ai box una sola volta, ce l’avrebbero fatta ad arrivare al traguardo senza più soste? Fernando guadagnava un paio di posizioni e al giro 49 era dodicesimo. Il pilota spagnolo e Ricciardo, che lo precedeva, giravano sugli stessi tempi. Ma Alonso aumentava il ritmo e si portava a mezzo secondo dall’australiano quando mancavano dieci giri alla fine, ed entrambi si avvicinavano a Sutil, più lento con gomme Option usate. Più avanti, invece, gli pneumatici di Raikkonen accusavano un calo di prestazione, permettendo quindi a Rosberg il sorpasso sul pilota Lotus per la seconda posizione al giro 51. Si infiammava intanto il duello Ricciardo-Alonso, con il pilota spagnolo che affiancava la Toro Rosso alla 54esima tornata, senza però riuscire a superare l’avversario, mentre ormai i due piloti erano ormai attaccati alla Force India di Sutil. Ed è così che Fernando concluderà la gara in undicesima posizione, dopo aver lottato con uno sterzo pesante dopo l’incidente del primo giro.
Non era invece ancora finita per Massa. Con le due Lotus in lotta per la terza posizione, Felipe accorciava le distanza e, all’inizio del 56esimo passaggio, conquistava il quarto posto ai danni di Raikkonen, arrivando così al traguardo una posizione più avanti rispetto a quella da cui era partito. L’ottima prestazione della Mercedes su questa pista permette alla squadra tedesca di scavalcare la Ferrari in seconda posizione nella Classifica Costruttori. Ma il Cavallino Rampante è ancora in lotta per quello che adesso è diventato il suo obiettivo principale: il distacco dall’avversario, infatti, è di soli quattro punti. Prossimo round tra soli sette giorni ad Abu Dhabi per il caratteristico appuntamento che prende il via al crepuscolo.
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