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BMW Garmisch. Omaggio al Concept Perduto nel 1970 [VIDEO]

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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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BMW in occasione del Concorso d’Eleganza Villa d’Este di quest’anno, svela la ricostruzione della BMW Garmisch, una concept car classica disegnata da Marcello Gandini per Bertone e scomparsa dalla scena dopo il suo debutto al Salone di Ginevra del 1970.

Con la nuova vettura, BMW omaggia uno dei designer di automobili più influenti d’Italia e aggiunge un nuovo, entusiasmante capitolo alla storia dell’azienda.

“Marcello Gandini per me è uno dei grandi maestri del design automobilistico e le sue macchine sono sempre state un’importante fonte di ispirazione per il mio lavoro”,

afferma Adrian van Hooydonk, Senior Vicepresident di BMW Group Design, che è stato incuriosito dalla BMW Garmisch da quando alcuni anni fa ha scoperto per la prima volta una foto dell’auto sbiadita dal tempo.

“Costruire la BMW Garmisch per la seconda volta ci ha dato l’opportunità di rendere omaggio a Gandini, richiamare una delle sue auto meno conosciute ed evidenziare l’influenza stilistica di Bertone sull’evoluzione del design BMW. Per me, solo questo è stato un motivo sufficiente per portare avanti questo progetto – colmare le lacune e completare la storia di BMW”.

Fin dagli albori del marchio, BMW è stata ispirata e influenzata dalla cultura italiana del design e della carrozzeria. Dalla BMW 328 Mille Miglia in alluminio leggero creata dalla Carrozzeria Touring alla fine degli anni ’30 alla BMW M1 a forma di cuneo progettata da Giorgetto Giugiaro, c’è sempre stato un vitale scambio di idee e concetti attraverso le Alpi.

BMW Garmisch 0003

E proprio come molte altre show car italiane degli anni ’60 e ’70, l’originale BMW Garmisch è stata sviluppata da Bertone come una proposta di design indipendente volta a dimostrare la creatività dello studio. “L’idea originale è venuta dallo stesso Nuccio Bertone che voleva consolidare il nostro rapporto esistente con BMW, progettando una show car a sorpresa per il Salone di Ginevra”, ricorda Marcello Gandini, all’epoca responsabile del dipartimento design di Bertone.

“Volevamo creare una coupé di medie dimensioni moderna che fosse fedele al linguaggio di design della BMW, ma anche più dinamica e un po’ provocatoria”.

Mentre il profilo laterale della vettura era molto elegante e pulito, la caratteristica di design più distintiva della BMW Garmisch era la sua variante audace, verticale e quasi spigolosa della griglia radiatore a forma di rene della BMW, fiancheggiata da fari quadrati coperti di vetro. Altri dettagli inusuali erano le griglie sportive sui montanti C e la copertura in rete a nido d’ape per il lunotto – un elemento distintivo dello stile di Marcello Gandini.

Sebbene l’auto sia stata creata in un paio di mesi appena, il team di progettazione non ha tralasciato nessun dettaglio, neanche negli interni. Con la sua radio verticale piuttosto inusuale sulla consolle centrale, un lussuoso specchio pieghevole per il passeggero e un vistoso mix di colori e materiali, la BMW Garmisch ha aggiunto un elegante tocco piemontese alla funzionalità del design degli interni dell’epoca. Secondo Marcello Gandini, anche il nome della vettura è stato scelto per impressionare:

“Abbiamo scelto il nome Garmisch perché lo sci era molto popolare in Italia in quel periodo e per evocare sogni di sport invernali ed eleganza alpina”.

Fedele alla vettura originale, la nuova BMW Garmisch è anche una straordinaria vetrina della competenza di BMW nella ricerca di design e nella costruzione di prototipi. Poiché i documenti originali della BMW Garmisch non erano sufficienti, il team convocato dal BMW Group Design e da BMW Classic ha dovuto rintracciare ogni dettaglio degli esterni e degli interni della vettura da una piccola selezione di immagini d’epoca, la maggior parte delle quali disponibili solo in bianco e nero.

BMW Garmisch 0007

Lo stesso Marcello Gandini ha contribuito al processo di ricerca con i ricordi della creazione della vettura, consentendo al team di progettazione di riconfigurare dettagli chiave come il colore esterno – un leggero champagne metallico in linea con le tendenze della moda italiana dell’epoca – e materiali interni e rivestimenti. Mentre il team di design di BMW ha utilizzato le ultime tecnologie di modellazione 3D per donare nuova vita alle strutture e alle forme originali, la BMW Garmisch è stata costruita da artigiani qualificati a Torino – proprio come l’auto originale quasi 50 anni fa.

“Quando ho sentito per la prima volta che BMW voleva ricreare la BMW Garmisch, sono rimasto un po’ sorpreso”, ricorda Marcello Gandini in seguito al suo primo incontro con Adrian van Hooydonk, in visita a Torino nell’estate 2018 per chiedere la sua approvazione. “Ora sono molto contento di essere stato in grado di far parte di questo progetto e felice che BMW abbia scelto di ricordare questo piacevole passato. Avendo visto l’auto finale, è difficile per me anche distinguerla dall’originale”.

Con il suo design pulito e minimalista e l’uso preciso di linee e forme geometriche, la BMW Garmisch è un archetipo di uno stile radicalmente nuovo che è stato sperimentato da studi italiani come Bertone, Italdesign e Pininfarina tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 – e che è ancora oggi un importante punto di riferimento per i progettisti di auto. Come pioniere della progettualità d’avanguardia, la BMW Garmisch intende anche ispirare i designer contemporanei a continuare a reinventare la forma dell’automobile.

“Al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, dovremmo riflettere sul passato, ma dovremmo anche pensare alla direzione verso cui ci stiamo muovendo”, dice Adrian van Hooydonk. “I disegni di Marcello Gandini sono sempre stati molto chiari e puliti, ma anche drammatici. Questo è il motivo per cui trovo il suo lavoro così stimolante. È sempre stato in grado di creare qualcosa di spettacolare usando pochissimi elementi di design. Questo approccio minimalista, del cercare di realizzare molto con poco, continua ad essere valido ancora oggi”.

Nato nel 1938, Marcello Gandini è uno dei designer di automobili più influenti del XX secolo. Durante i suoi 14 anni come direttore del design degli studi di design Bertone a Torino, creò alcune delle automobili più audaci e rivoluzionarie dell’epoca, tra cui concept car a forma di cuneo come la Lancia Stratos Zero o l’Alfa Romeo Carabo e anche auto sportive iconiche come la Lamborghini Miura, ricercate dai collezionisti e celebrate in concorsi in tutto il mondo. Oltre alla BMW Garmisch, Marcello Gandini e il suo team di Bertone hanno lavorato alla showcar BMW Spicup e alla prima generazione della BMW serie 5, creata sotto la guida dell’ex capo del design BMW, Paul Bracq.

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