MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
DS19 1938: I primi esemplari furono assemblati direttamente a mano dagli stessi progettisti. Progettazione e assemblaggio furono un lavoro in totale segretezza, i cui dettagli erano conosciuti soltanto dall’ingegnere capo André Lefebvre.
Correva il 1938, anno in cui, sotto la direzione dello stesso team che aveva curato quella della Traction Avant, nasceva la progettazione della prima DS. Progettare e produrre auto sofisticate come le DS fu una vera e propria prodezza industriale.
La progettazione della prima DS iniziò nel 1938, ma nel frattempo era cambiata la direzione generale in quanto nel ‘35, dopo la prematura morte di André-Gustave Citroën.
Molti furono i cambiamenti portati dalla nuova dirigenza: meno pubblicità e molta più discrezione, al punto che la parola d’ordine da lì in avanti sarebbe stata “segretezza”.
La “maison du mystère”, come fu ribattezzato il marchio francese, chiuse tutte le sue porte, acquistò un grande terreno recintato dove fare le prove dei prototipi e arrivò a vietare lo scambio di informazioni tra i reparti.
Il Centro Studi fu raggruppato a Parigi, in centro, dove tutto era strettamente riservato e gli stessi tecnici avevano restrizioni d’accesso tra i vari laboratori.
Ci volleero ben 17 anni per la progettazione della DS (inclusi quelli della 2° Guerra Mondiale che tuttavia non furono sprecati. Progettazione e prove andarono avanti sempre in segreto, lontano da Parigi, presso la pista de La Ferté-Vidame.
Un solo uomo conosceva completamente la DS19, ovvero André Lefebvre (ingegnere capo); per tutti gli altri progettisti la vettura restava un mistero.
Neppure gli operai di produzione e assemblaggio ne erano al corrente: i primissimi venti esemplari di DS19 necessarie per la presentazione e per le prove su strada le realizzarono gli stessi progettisti, a mano! Nella storica fabbrica di quai de Javel fu isolata una parte di un capannone la cui porta era guardata a vista: nessuno poteva entrare. E solo in quel momento, nel settembre del ‘55, i tecnici che l’avevano progettata riuscirono a vederla completamente!
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