MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
I 12 Team di Formula Uno hanno avuto il primo contatto con gli pneumatici P Zero nelle prove libere del Gran Premio del Giappone, con il pilota della McLaren Jenson Button – unico in teoria ancora in grado di impedire al pilota della Red Bull Racing Sebastian Vettel di vincere il Titolo – autore del miglior tempo in entrambe le sessioni. Button è stato il più veloce in mattinata sugli pneumatici P Zero White medium, con cui ha stabilito un tempo di 1m33.634s. Nelle condizioni pomeridiane più calde, con temperature di 23 gradi centigradi d’ambiente e di 37 di pista, il pilota inglese è passato alle mescole P Zero Yellow soft, segnando il miglior tempo di 1m31.901s. Come di consueto, per le sessioni di prove libere del venerdì alle monoposto sono stati assegnati due set della mescola più dura (che in Giappone è la P Zero White medium) e un set di quella più morbida (la P Zero Yellow soft). Da regolamento, un set di medium è stato riconsegnato dopo la prima sessione, per cui i piloti hanno utilizzato questo pneumatico solo nel corso della mattinata, per poter risparmiare il loro unico set di soft per il pomeriggio, più rappresentativo delle condizioni di gara. Nella seconda sessione, hanno suddiviso il lavoro tra mewscole medium e soft, chiudendo la giornata facendo dei run più lunghi, come parte dei loro programmi di simulazione di gara.
Oggi gli pneumatici P Zero Yellow soft si sono dimostrati di circa un secondo al giro più veloci dei PZero White medium, anche se si sono notate alcune differenze lievemente superiori quando nel pomeriggio i piloti sono passati dagli pneumatici a mescola medium usati a quelli a mescola soft nuovi. Il degrado si è attestato nei livelli previsti – leggermente inferiore nel caso della mescola media – e gli pneumatici hanno risposto bene anche alle forze trasversali fino a 2,5G che possono causare flessione e surriscaldamento.
Il commento del Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery: Non c’è dubbio che il circuito di Suzuka sia estremamente severo per gli pneumatici, quindi siamo soddisfatti delle prestazioni dei nostri P Zero in questa prima giornata di lavoro. In mattinata abbiamo visto piloti che, utilizzando le medie, hanno effettuato run di circa 20 giri su una pista che era ancora ‘verde’, cioè poco gommata, mentre nel pomeriggio anche la durata delle soft è stata buona, con alcuni piloti che, come previsto, hanno percorso più di 12 giri con carichi di carburante elevati. Questa sera analizzeremo tutti i dati raccolti ma, da ciò che abbiamo visto finora, possiamo prevedere tra due e tre pitstop in gara. Per via della natura della pitlane, alcuni Team potrebbero optare per una strategia di più soste, mentre altri sceglieranno stint più lunghi.
Il fatto
La pitlane lunga 395 metri di Suzuka è una delle meno penalizzanti dell’anno in termini di tempo. Un pitstop dovrebbe durare poco più di 21 secondi. Di recente, Pirelli è salita al terzo posto nella classifica dei nove Costruttori di pneumatici che hanno preso parte al Campionato di Formula Uno. Alla vigilia del Gran Premio del Giappone, Pirelli vanta 217 partenze. Più presenze solo per Goodyear (495) e per Bridgestone (244).
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