MODELLO |
VALUTAZIONE TCS |
PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Il Buddh International Circuit, appena ultimato, rappresenta un territorio assolutamente nuovo per tutti i Team e per Pirelli. Dato che la pista non è mai stata utilizzata, Pirelli ha optato per una scelta di pneumatici che dovrebbe coprire ogni eventualità, con i Pirelli PZero Silver hard alla prima apparizione stagionale e gli ormai noti P Zero Yellow soft. Contrariamente al solito, però, in India la mescola più morbida è stata nominata come ‘prime’, quella più dura come ‘option’. Questo significa che tutti i Team avranno a disposizione più pneumatici soft rispetto agli hard durante le prove libere del venerdì: ovvero, quando avranno la prima opportunità di girare sui 5.137 chilometri del tracciato. Il venerdì, i Team riceveranno anche un set supplementare di pneumatici soft, per massimizzare la loro percorrenza e fornire a Pirelli informazioni importanti per il futuro. Raccogliere più dati possibili prima di qualifiche e gara sarà una priorità per tutti, ma è probabile che la pista sarà ‘verde’ e scivolosa, dato che non è mai stata utilizzata prima. Proprio come avvenuto nell’ultima gara in Corea, nel corso del weekend il circuito evolverà in modo notevole, man mano che la superficie si gommerà, con conseguente cambiamento del grip. Un effetto favorito anche dalla pulitura della nuova superficie, prima che gli olii presenti nel bitume vengano dissipati e l’asfalto inizi a invecchiare.
Uno degli highlights del circuito di Buddh, su cui si gira in senso orario, è la Curva 10: simile, nelle sue caratteristiche, alla celebre curva 8 in Turchia, è una cirva veloce e lunga che si evolve nella successiva curva 11 sottoponendo gli pneumatici a un carico trasversale elevato ma, a differenza della curva 8 dell’Istanbul Park, si restringe, anziché allargarsi.
Il commento del Direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery
Nominando i pneumatici hard e soft, abbiamo deliberatamente optato per una scelta conservativa, semplicemente perché su un circuito nuovo non si è mai certi delle condizioni di gara che si incontreranno. Tuttavia, abbiamo strutturato la dotazione in modo che i Team possano girare di più con gli pneumatici più morbidi, anche perché il venerdì riceveranno un set supplementare di soft. Questo ci aiuterà a prendere delle decisioni sulla strategia per il prossimo anno, in particolare dopo aver visto l’eccellente durata delle mescole più morbide. È troppo presto per fare previsioni sul numero di pitstop in questo weekend, ma possiamo anticipare una differenza ragionevolmente significativa dei tempi sul giro tra le due mescole.
Il commento del pilota di Formula Uno Narain Karthekiyan (Hispania Racing Team)
Sarà uno dei circuiti più impegnativi in calendario e, dato che i nuovi tracciati sono sempre un’incognita, la scelta di mescole fatta da Pirelli è comprensibile. La consistenza dell’asfalto è incredibilmente liscia rispetto alla maggior parte dei circuiti in calendario, quindi penso sarà un vantaggio. La differenza in termini di tempo sul giro tra pneumatici hard e soft sarà enorme, forse superiore ai due secondi al giro. Credo che i Team utilizzeranno il meno possibile la mescola hard: forse solo per un breve stint finale in gara, dato che i vantaggi offerti dagli pneumatici soft in termini di tempo dovrebbero avere più peso della loro minor durata, con la superficie della pista assolutamente non abrasiva e le temperature che nel corso del weekend dovrebbero attestarsi sotto i 40 gradi centigradi. Anche la lunghezza della pitlane giocherà un ruolo importante nella strategia, con i Team che in gara cercheranno di effettuare meno soste possibili. Il profilo stesso del tracciato sottoporrà gli pneumatici a forze enormi, specie nella curva 10, un lungo curvone sopraelevato a destra con più apici, simile alla curva 8 in Turchia. In quel punto l’anteriore sinistra sarà sottoposta a un carico molto elevato – e un paio di curve lente solleciteranno le gomme posteriori in uscita. Complessivamente, sarà una bella sfida per gli pneumatici e sarà interessante vedere come andranno le cose. Non vedo l’ora”.
Le simulazioni per il Buddh International Circuit, che ha 16 curve, indicano un tempo sul giro sull’1m27s. La velocità media sarà di circa 210 km/h, e le monoposto sfioreranno i 320 km/h sul rettilineo principale che, con oltre un chilometro di lunghezza, è il più lungo nell’attuale calendario di Formula Uno.
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