MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Tutto nasce dal simulatore di guida del Centro di Ricerca & Sviluppo Audi di Ingolstadt, non una semplice postazione, bensì un’auto pressoché completa, una Audi A8 cui manca solo l’estremità anteriore con il motore. Sopra il tetto svettano quattro grossi proiettori che trasmettono le immagini su una parete arcuata che circonda la berlina in un quadrante di 240°. Due ulteriori proiettori inviano le immagini su uno schermo posto dietro il veicolo, creando così una visuale di 360°.
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1
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2
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3
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Ad esempio, viene simulata una superstrada a quattro corsie con traffico scorrevole. “Chi esegue la simulazione al volante deve seguire un’auto che lo precede”, spiega Kristin Dettmer, Responsabile del touchpad nel settore Sviluppo di Sistemi di Comando. “Verrà chiesto al pilota di eseguire alcuni comandi, ad esempio, selezionare un numero telefonico, inserire nel navigatore una nuova destinazione oppure riprodurre un brano scelto dall’elenco supporti”. Operazioni semplici, ma che richiedono una certa concentrazione a ogni passaggio. Il conducente indossa occhiali con integrate due piccole telecamere: una filma l’ambiente circostante, l’altra la pupilla. Quando successivamente i progettisti Audi valutano la registrazione tramite uno speciale software, possono vedere in dettaglio se e per quanto tempo la persona che ha eseguito la simulazione ha guardato sul monitor MMI o sul pannello di comando nei diversi passaggi.
I comandi rivestono un ruolo importante in Audi. Con l’introduzione, avvenuta dieci anni fa, del sistema MMI sulla Audi A8, la Casa automobilistica ha superato la concorrenza. Nel 2010 ha fatto seguito, sempre sulla Audi A8, un’altra grande invenzione: il touchpad, ovvero l’MMI touch, che ora è disponibile anche nella nuova Audi A3 nella versione con i tasti e le manopole dell’MMI. Ma c’è ancora molto lavoro da fare: le numerose nuove funzioni azionabili, disponibili soprattutto nell’Infotainment, richiedono sistemi di comando sempre più intelligenti. La progettazione di queste componenti, nella logica Audi si riassume in una massima perentoria: i comandi devono essere così semplici da rendere la guida non stressante, bensì rilassante. Un principio, questo, riscontrabile anche nel progetto di Kristin Dettmer, che prevede l’evoluzione del touchpad per il comando multi touch con più dita.
I touchpad, presenti oggi in molti modelli Audi prevedono il comando single touch, ideale soprattutto per scrivere lettere e numeri con un dito solo. Le nuove generazioni Audi, invece, puntano alla tecnologia multi touch. Se il conducente è in grado di utilizzare più dita avrà a disposizione tante nuove opportunità. Se guardiamo al livello di sviluppo attuale del sistema, egli può, ad esempio, muovere velocemente la mappa di navigazione con due dita, mentre, con tre dita, può scrollare rapidamente lunghi elenchi di supporti. Il touchpad ha una superficie di dodici centimetri per otto, sufficientemente grande, secondo il parere della maggior parte degli utenti.
“I nuovi comandi prevedono anche l’elaborazione sullo schermo della logica di menu e della grafica”, ci spiega Kristin Dettmer. “Finora entrambe erano impostate sui tasti e manopole dell’MMI e sul loro movimento rotatorio. Adesso passano prepotentemente in primo piano gli elementi orizzontali e verticali, pur senza rinunciare al dispositivo di regolazione classico che rimarrà comunque lo strumento ideale per alcune funzioni”. La progettazione, che va avanti da tre anni, ha visto confluire i risultati di diversi esperimenti, in particolare, quelli del simulatore di guida, con il tavolo digitale “Surface” e quelli su strada di una Audi A7 Sportback in marcia. Come interagiscono i soggetti del test con i nuovi comandi multi touch?
“L’iPad e l’iPhone hanno introdotto il concetto multitouch presso il pubblico”, afferma Kristin Dettmer, “ma naturalmente esistono differenze anche tra i soggetti del test. Per esempio, le persone più anziane sono un po’ titubanti di fronte a un comando che utilizza più dita, ecco perché abbiamo in mente un sistema che possa essere azionato anche con un dito solo. Molte persone che eseguono la simulazione iniziano di fatto così, poi, scoprono il livello successivo quasi per gioco. Anche questo è il “divertimento nell’utilizzo” che intendiamo trasmettere.”
Nella progettazione di nuovi sistemi di comando Audi si muove in più direzioni. Uno dei punti chiave è rappresentato da un nuovo tipo di tecnologia touchpad che trasmette alle dita un segnale di risposta tattile, oppure da un comando vocale ottimizzato o ancora da un innovativo comando a gesti per gli head-up display. Anche in questo caso i progettisti con a capo Bernhard Senner stanno lavorando a una soluzione particolarmente all’avanguardia, già esistente sotto forma di modello, nella quale conducente e passeggero hanno a disposizione un head-up display a testa che mostra le guide turistiche digitali, le notizie e le immagini delle video telefonate. Per tutte le persone presenti nel veicolo è accessibile una terza proiezione centrale che trasmette l’immagine sul parabrezza.
Il conducente riceve le informazioni che più gli interessano, visualizzate sotto forma di simboli, fermo immagine e semplici animazioni, alcuni dei quali, per esempio le frecce di navigazione, sono visibili grazie a una nuova tecnica a contatto analogico, ovvero sembrano proiettati direttamente nell’ambiente reale. Il passeggero, invece, può utilizzare tutte le funzioni video nel suo campo visivo. L’immagine viene generata nella nuova tecnologia DLP (Digital Light Processing) che ne aumenta la luminosità e il contrasto.
Ma come funziona questa nuova tecnica? Ce lo spiega Bernhard Senner: Quando il passeggero trova una destinazione interessante sulla propria guida turistica digitale, per esempio un ristorante, gli basta scorrere semplicemente il dito sullo schermo per trascinarla nel campo centrale, ove verrà visualizzata come fermo immagine. Quando poi il conducente rileva la destinazione sul proprio head-up display, facendo scorrere ancora una volta il dito sullo schermo, essa verrà inserita nella rotta di navigazione.
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