MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Pressione pneumatici: dal 2014 tutte le nuove vetture commercializzate dovranno essere equipaggiate con il dispositivo di monitoraggio della pressione dei pneumatici, noto come TPMS (Tyre Pressure Monitoring System). Il TPMS è un sistema che grazie ad un indicatore avverte l’automobilista se la pressione degli pneumatici è bassa.
Molto spesso (anzi troppo spesso) gli automobilisti, stando a studi condotti, si dimenticano di verificare la pressione degli pneumatici, nonostante sia fondamentale per la sicurezza stradale e importantissima per abbattere i consumi e le emissioni. Per questi motivi dal 1 Novembre 2014 tutte le nuove auto dovranno essere equipaggiate con il TPMS
Cosa è e come funziona il TPMS
Ad oggi sul mercato auto esistono due tipologie di TPMS: il TPMS DIRETTO ed il TPMS INDIRETTO.
TPMS Indiretto: il TPMS indiretto è un software che sfruttando i sensori dell’ABS e dell’ESP è in grado di rilevare e monitorare la velocità di rotazione di ogni singola ruota. In caso quindi di perdita di pressione gomme il TPMS lancia un Allert sonoro e visivo al conducente, indicando la gomma sgonfia.
L’indicatore della pressione degli pneumatici sfrutta i rilevatori del numero di giri delle ruote del sistema ABS. In caso di repentino abbassamento del livello di pressione dello pneumatico, si riduce anche il raggio di rotazione della ruota interessata, cosicché quest’ultima, a pari velocità della vettura, gira più velocemente.
Il TPMS indiretto non misura in tempo reale il valore della pressione ma presenta una spia luminosa (spenta se la pressione è corretta) ed un messaggio nel CDB (computer di bordo) della vettura.
L’indicatore della pressione degli pneumatici aiuta il guidatore a tenerne sotto controllo la pressione. È bene ricordare comunque che l’indicatore della pressione degli pneumatici non può sostituirsi al guidatore, cui spetta sempre l’obbligo di effettuare i controlli relativamente alla pressione degli pneumatici.
TPMS Diretto: il TPMS diretto è più preciso ma anche più costoso rispetto al cugino “indiretto”. I sistemi di controllo pressione gomme diretti sfruttano infatti dei sensori di pressione all’interno di ogni pneumatico, sensori che, comunicando con la centralina della vettura, sono in grado di comunicare in tempo reale tramite radiofrequenze lo stato di pressione degli pneumatici riportando sul display il valore di pressione di ogni pneumatico.
Il sistema di controllo della pressione degli pneumatici comunica al guidatore il valore sempre aggiornato del livello della pressione degli pneumatici, prima e durante la marcia.
A tale scopo, ogni ruota (anche quella di scorta) possiede, oltre ai diversi dispositivi elettronici, degli appositi sensori. La ruota trasmette un segnale via radio a una centralina di controllo situata sulla parte posteriore della vettura. I segnali emessi forniscono una panoramica relativa alla pressione e alla temperatura degli pneumatici.
Ogni unità elettronica comunica un codice separato in modo da consentire di identificare quale sia il pneumatico compromesso. In caso di pressione insufficiente o di rapida perdita della stessa, il guidatore viene avvisato medianti avvisi ottici e/o acustici.
Anche in questo caso è bene ricordare che il sistema di controllo della pressione degli pneumatici TPMS Diretto non può sostituirsi al guidatore, cui spetta sempre l’obbligo di effettuare i controlli relativamente alla pressione degli pneumatici.
AMT e Cyber Tyre: Gomme sempre più intelligenti
Materiali, elettronica, sensoristica, nanotecnologie sono le frontiere tecnologiche che i maggiori produttori di pneumatici stanno sempre più sviluppando per rendere le gomme ancor più intelligenti e “attive”. Ad esempio Pirelli grazie al progetto Cyber Tyre sarà in grado non soltanto di fornire i dati relativi alla gomma, ma anche di leggere la strada e interfacciarsi direttamente con gli altri sistemi elettronici presenti sulla vettura fornendo a questi ulteriori informazioni per una guida sicura e performante.
I prossimi pneumatici saranno infatti in grado di riconoscere le tipologie di terreni, non solo in termini di fondo stradale (asfalto, neve, ghiaccio) ma saranno anche in grado di riconoscere una superficie bagnata da una asciutta e sapranno di conseguenza regolare pressione di gonfiaggio e gestione elettronica del mezzo.
Ma non è tutto: a breve infatti gonfiare le gomme potrebbe diventare un lontano ricordo: Goodyear ha infatti presentato il nuovissimo sistema AMT (Air Maintenance Technology), sistema utra evoluto (ancora in fase di sviluppo e premiato dal Time ed inserito “nella Top 3 invenzioni 2012”) in grado di auto regolare la pressione interna al pneumatico, permettendo il mantenimento della corretta pressione di gonfiaggio senza l’ausilio di alcun componente esterno alla gomma stessa.
Tutti i componenti che compongono Goodyear AMT, compresa una pompa miniaturizzata, sono inseriti all’interno della gomma, rendendo così lo pneumatico completamente indipendente ed auto-gonfiante.
Un futuro sempre più sicuro
Negli ultimi anni le case produttrici di pneumatici stanno investendo molte risorse per la progettazione e realizzazione di gomme sempre più evolute, indipendenti (secondo studi approfonditi infatti una gomma non gonfiata alla corretta pressione può causare un aumento dei consumi pari al 4% (50 € ogni 15.000 Km percorsi) e aumentare del 45% gli spazi di frenata) e soprattutto sicure.
E tu, da quanto tempo non controlli la pressione delle tue gomme?
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