MODELLO |
VALUTAZIONE TCS |
PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Dunlop rivoluziona il suo pneumatico sportivo stradale e lancia il QUALIFIER 2, erede del QUALIFIER presentato quattro anni fa . Costruito in doppia mescola, per come nuovo sia per il design sia per come s’interfaccia al pilota. Motorbox ha testato il QUALIFIER 2 in ogni condizione. Cosa è che rende un mezzo vincente? … Un “pacchetto” vincente. Il termine “pacchetto”, usato dai campioni della MotoGP, identifica tutti gli elementi, telaio, motore, sospensioni e gomme, che combinate alla perfezione rendono un mezzo vincente. Ogni singolo elemento deve essere in perfetta armonia con l’altro: è inutile avere un super motore ed una ciclistica scarsa, viceversa è inutile avere una eccellente ciclistica se mancano i cavalli. Ciò vale anche per i pneumatici: una ottima moto con gomme pessime non è comunque competitiva. Insomma per essere i migliori bisogna non avere punti deboli
Quindi, riportato ai pneumatici, il “pacchetto” indica le caratteristiche comportamentali che lo compongono. È costituito da tre elementi fondamentali:
GRIP
COMPORTAMENTO SUL BAGNATO
RESA CHILOMETRICA
Questi per ottenere il tipo pneumatico desiderato vengono accuratamente miscelati nelle percentuali giuste. Se la casa costruttrice intende realizzare una gomma per moto da turismo le componenti principali saranno comportamento sul bagnato e resa chilometrica (durata), piuttosto se lo scopo è creare una super gomma da pista, l’elemento principale sarà massimo Grip su fondo asciutto.
Vi starete chiedendo adesso, … e i pneumatici sportivi stradali, che devono coprire il più grande range di utilizzo come vengono miscelati? La risposta non è banale, in quanto queste gomme equipaggiano moto di ogni tipo, dalla supersportiva da 180 cv, alla pesante e veloce Sport Touring, alla leggera Naked; tutte moto estremamente differenti tra loro. Risulta quindi fondamentale raggiungere il giusto compromesso senza avere dei reali punti deboli. Ecco perché pneumatici come questi devono offrire un “pacchetto” il più completo possibile: grande grip (anche in pista), ottima tenuta sul bagnato, ed un’ accettabile una durata chilometrica. Dunlop dopo l’esperienza maturata, nel 2005 presenta il QUALIFIER, il primo ad avere un nome proprio e non una fredda e anonima sigla; rappresentava un prodotto molto importante perché segnava un cambiamento nell’approccio progettuale e costruttivo dei pneumatici stradali. Era ai vertici del segmento, ma spesso come accade nella lotta tra i costruttori di pneumatici, ogni prodotto che arriva successivamente sul mercato (anche della concorrenza) supera il precedente. Quattro dopo quindi, per non perdere una significativa quota di mercato, Dunlop presenta un degno erede: il QUALIFIER 2
QUALIFIER 2 non va considerato come una semplice e banale evoluzione del suo antenato; QUALIFIER 2 è infatti frutto di un approccio costruttivo completamente differente. Sviluppato da Dunlop sfruttando il know-how maturato nello studio del ROADSMART, una gomma, spesso giudicata la migliore del suo segmento. Piuttosto che cercare di estremizzare solamente uno dei componenti (es, il grip assoluto o tenuta sul bagnato) i tecnici Dunlop sono andati alla ricerca di un prodotto che fosse a livello del migliore competitor in ognuna delle caratteristiche, caratteristiche nelle quali i competitor eccellono, senza avere punti deboli.
CARATTERISTICHE QUALIFIER 2: TRE PUNTI FERMI
1 – Tenuta Sul Bagnato
QUALIFIER 2, nuovo per costruzione ma soprattutto per le mescole e per il disegno che lo caratterizzano, è stato studiato per ottenere un netto miglioramento della tenuta e del feeling sul bagnato. Il risultato è stato conseguito utilizzando nuove tipologie di mescole e un disegno del battistrada differente (sia all’anteriore sia al posteriore) con incavi più profondi e larghi nella zona centrale. Lo scopo…… drenare meglio l’acqua
Nuove mescole e un nuovo disegno del battistrada
2 – Ottenere Maggiore Omogeneità Nella Guida
È stato possibile creando profili maggiormente “accordati” tra anteriore e posteriore (migliora dell’8 % la superficie a terra alle basse inclinazioni).
8 % in più di superficie a terra
3 – Non perdere grip, anzi guadagnarlo e allungare lievemente la vita del pneumatico
È stato possibile con l’utilizzo della doppia mescola (due tipi di silice diversi per ottimizzarne il riscaldamento) per il posteriore: dura nel centro e morbida nei lati.
Dunlop ha fatto veramente un gran passo avanti, un pneumatico che a dispetto del nome è davvero una generazione avanti rispetto a chi lo ha preceduto.
Ma come va questo QUALIFIER 2? È veramente una gomma priva di punti deboli?
TEST…ecco come si comporta QUALIFIER 2
I test è stato effettuato confrontando il QUALIFIER 2 con due diretti rivali della concorrenza (che per correttezza non vengono citati). Stesse pressioni stradali 2,5 anteriore e 2,9 posteriore, stesse moto, stessi assetti per avere un veritiero metro di confronto.
Confidenza, Prima Di Tutto
Pneumatico sportivo stradale di eccellente livello e che tiene fede a allo slogan di Dunlop: “ride with confidence” (guida con fiducia).
Feeling
Punto di forza delle nuove Dunlop? …Proprio il feeling, la grande confidenza che il pilota riceve quando la moto è equipaggiata con le Qualifier II.
Il Bagnato
Se sul bagnato i primi Qualifier non eccellevano, adesso sono tra i primi della classe. Il grip sulla pista allagata di Mireval è eccellente; le Qualifier comunicano moltissimo con il pilota, sia all’anteriore (ottimo) sia al posteriore, che ha delle perdite di aderenza morbide e controllate.
Tra i competitor c’è chi offre leggermente meglio in termini di grip assoluto, che con perdite di aderenza più secche e meno controllabili non riesce a trasmettere la stessa fiducia e la stessa sensibilità.
In Pista
QUALIFIER 2 ne esce vincente per l’equilibrio globale e l’armonia dei profili, si equivale nel tempo sul giro (rilevato tramite GPS) al migliore dei due competitor provati, ma con in più, il pregio di offrire un feeling maggiore sia in ingresso sia in uscita di curva. Il pneumatico anteriore accentua la maneggevolezza del mezzo, lo rende rapido anche nei cambi di direzione senza però mai eccedere nel nervosismo.
Rigido Quanto Basta
Si percepisce che la carcassa abbastanza rigida e dà un bel sostegno in staccata, ciò trasmette tanta fiducia; la rigidezza però non va a scapito del feeling come accadeva sulla prima QUALIFIER, che era fin troppo dura e restituiva tutte le microasperità del suolo.
Gran Trazione
Impossibile mettere in crisi il posteriore (ottimo anche sull’asciutto) su una Naked come la Street Triple, moto in cui puoi dare gas in modo spropositato (ma non erano gomme stradali?), mentre con le 1000 la perdita (inevitabile) di aderenza al posteriore arriva in modo morbidissimo e assolutamente controllabile.
Su Strada
Feeling e la maneggevolezza sono nuovamente l’arma vincente della QUALIFIER II. La Z 1000 che storicamente ha sempre avuto una tendenza ad “appoggiarsi” un po’ sul posteriore, con queste gomme guadagna fluidità e rapidità di azione persino nei cambi di direzione; l’effetto autostabilizzante dell’anteriore è eccellente, così come lo smorzamento delle asperità la trasmette massima fiducia.
Insomma, Dunlop ha offerto veramente un “pacchetto” vincente. QUALIFIER 2 è un ottimo prodotto, senza punti deboli…
….Logico, un dubbio può anche sorgere, ma i tecnici, sicurissimi del loro nuovo prodotto, si sono detti disponibili a ripetere la prova in qualsiasi altro posto con pneumatici acquistati da un normale rivenditore
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Bell’articolo!Esaudiente,completo,facilmente recepibile anche ai non tecnici.Bello il diagramma in fondo(possibile farlo in italiano?)che da un raffronto sui tre pneumatici.Grazie
Complimenti! Bel sito; ben fatto, molto esplicativo. Oottimo il diagramma a sette lati (non so il nome tecnico!) che mi da esattamente quello che stavo cercando: una comparativa tra vari pneumatici.
Stampato ed ora me lo studio!
Grazie