Moto

Aprilia RSV4: ecco perchè va così forte. La Tecnica e le performance

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MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3★★★★

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MICHELIN ALPIN 6★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO★★★★

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Nata con l’obiettivo di essere la migliore in pista e sulla strada, fin dal suo arrivo Aprilia RSV4 ha stupito il mondo per le linee, la tecnologia, le prestazioni. Un motore 4 cilindri V di 65° mai visto prima su una sportiva di serie, un telaio degno di una 250 GP, Ride By Wire, sistema multimappa di gestione del motore: tutti traguardi che Aprilia RSV4 ha già raggiunto, unendo a un’architettura e a caratteristiche tecniche uniche la straordinaria guidabilità tipica del marchio Aprilia, portata a livelli del tutto eccezionali. Un progetto che punta sulle massime prestazioni ma anche sulla capacità della moto di mettere il pilota in grado di sfruttarne fino all’ultima stilla di competitività. Non sono casuali gli eccellenti risultati ottenuti da tutti i campioni che l’hanno guidata in gara, tuttavia la vera rivoluzione che accompagna la nuova Aprilia RSV4 APRC è che per esplorarne il potenziale e divertirsi non é affatto indispensabile essere dei fuoriclasse, grazie all’esemplare equilibrio dinamico ottenuto dall’APRC (Aprilia Performance Ride Control), l’esclusivo controllo di trazione regolabile su  otto livelli e in grado di auto-calibrarsi in base al diverso tipo di pneumatici, il controllo dell’impennata, l’asservimento alla partenza e il cambio elettronico.

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Aiuti concreti alla guidabilità del veicolo che restituiscono al pilota maggior fiducia e controllo nella conduzione al limite, agevolandolo nell’individuazione delle traiettorie più efficaci e rendendo la guida meno dispendiosa sotto il profilo psicofisico. L’introduzione nella produzione di grande serie di una così avanzata tecnologia è la dimostrazione dell’enorme capacità progettuale di Aprilia che ha sviluppato “in casa” tutta l’elettronica di gestione della RSV4 Factory SBK di Max Biaggi e dalla quale si è ricavata la piattaforma di controlli dinamici applicati alla nuova RSV4 APRC. Con questa nuova versione gli uomini Aprilia hanno così reso possibile la realizzazione della moto più veloce in pista ma allo stesso tempo anche la “più comunicativa” nei confronti dei più diversi livelli di esperienza e capacità di guida mettendo a punto quella che si può considerare la capostipite di una nuova generazione di moto supersportive.

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Tecnologia allo stato dell’arte

Questa nuova tecnologia è racchiusa nel pacchetto APRC (Aprilia Performance Ride Control) in pratica lo stato dell’arte nei controlli dinamici performanti di una moto, un sistema coperto da più brevetti, e capace di mettere a disposizione del pilota come del semplice appassionato la tecnologia vincente in Superbike. Il tutto con una gestione assolutamente semplice e intuitiva. Ma i miglioramenti di Aprilia RSV4 APRC non si limitano alla gestione elettronica. Il V4 65° migliora la lubrificazione e riceve rapporti più ravvicinati che ottimizzano l’accelerazione. Il nuovo scarico più leggero e con un avanzato sistema di gestione della valvola parzializzatrice, in accordo con le mappature del Ride By Wire, migliora la respirazione e l’efficienza a tutti i regimi.

In dettaglio le novità introdotte da Aprilia RSV4 APRC.

  • APRC Aprilia Performance Ride Control, il pacchetto elettronico che comprende:
    • ATC: Aprilia Traction Control, il controllo di trazione che si calibra autonomamente su diversi tipi di pneumatico e regolabile in corsa, senza chiudere il gas, su 8 livelli grazie ad un pratico joystick sul semimanubrio sinistro;
    • AWC: Aprilia Wheelie Control, il sistema di controllo di impennata (wheelie) regolabile su tre livelli;
    • ALC: Aprilia Launch Control, il sistema di asservimento alla partenza per esclusivo uso pista, regolabile su 3 livelli;
    • AQS: Aprilia Quick Shift, ossia il cambio elettronico, per cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione.
  • Doppia modalità di visualizzazione per il display sul cruscotto: ROAD e RACE
  • Nuovo scarico più leggero e performante
  • Rapporti cambio ottimizzati per la massima performance in pista
  • Motore ottimizzato nella lubrificazione
  • Cerchi in lega moto a tre razze sdoppiate più leggere

L’Aprilia Performance Ride Control può contare su una piattaforma inerziale automotive, con due girometri e due accelerometri che permettono alla centralina di ricostruire le condizioni dinamiche della moto e intervenire di conseguenza sul controllo motore. Il pilota può regolare liberamente e indipendentemente ogni componente del sistema APRC.

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ATC: il controllo di trazione del futuro

Uno dei fiori all’occhiello del sistema APRC è senza dubbio il controllo di trazione ATC- Aprilia Traction Control. Si tratta di un controllo di trazione del tutto innovativo, sviluppato su brevetto Aprilia, che ha come principale obiettivo aiutare il pilota a migliorare il proprio tempo sul giro. Grazie alla piattaforma inerziale e all’utilizzo del Ride By Wire – nel cui sviluppo Aprilia è stata pioniera – l’ATC non si limita a ridurre la coppia in caso di slittamento della ruota posteriore ma permette al pilota di controllare la “derapata” in uscita di curva, aumentando la sua sensibilità sul comando del gas, in funzione dell’angolo di inclinazione della moto. Aprilia ATC si attiva rapidamente e semplicemente dal menu del cruscotto ed è regolabile su 8 livelli. Una volta attivato l’ATC il pilota può intervenire istantaneamente in qualsiasi momento della guida, tramite un joystick sul semimanubrio sinistro per adattare il livello di controllo di trazione alle condizioni della pista, dell’asfalto o del pneumatico, proprio come accade sulle moto da gara professionali, il tutto senza chiudere il gas o staccare le mani dal manubrio. In questo modo il sistema ha la possibilità di adattarsi ad ogni singola curva di qualsiasi tracciato in base alle esigenze di tutti i piloti, anche i più smaliziati.

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L’altro incredibile traguardo raggiunto dalla tecnologia Aprilia risiede nella “capacità di apprendimento” del sistema. I sistemi di controllo di trazione oggi esistenti sul mercato sono progettati e ottimizzati per una sola misura e per un tipo specifico di pneumatico. Un limite che di fatto vanificava spesso i benefici del controllo di trazione. Con Aprilia Traction Control (ATC) questo limite è superato: tramite una procedura attivabile dal pilota, il sistema apprende il raggio ruota della gomma e il rapporto finale montati sulla moto per garantire la massima precisione di intervento.

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AWC: stabilità alle massime accelerazioni

Poter sfruttare il massimo potenziale motoristico delle moderne superbike senza perdere nemmeno un cavallo è un desiderio di molti piloti. Con il sistema AWC (Aprilia Wheelie Control) Aprilia è riuscita ad ottenere un risultato straordinario. Grazie al brevetto esclusivo Aprilia, il sistema di Wheelie Detection, l’AWC è in grado di “capire” quando inizia e finisce un’impennata e agisce di conseguenza per accostare dolcemente la ruota anteriore a terra. La gestione dell’impennata è continua e “soffice”, non ci sono tagli bruschi o riprese di potenza violente, ma solo una perfetta gestione dell’accelerazione. Il sistema AWC si attiva dal cruscotto ed è regolabile in modo indipendente dagli altri controlli su tre livelli d’intervento, assecondando così al meglio le esigenze del pilota.

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ALC: primi nell’“Holeshot”

La partenza perfetta è un altro dei sogni di tutti i piloti, perché fare una buona partenza significa spesso aver già fatto metà del “lavoro” durante una gara. Ma, allo spegnersi del semaforo, gestire potenze come quelle delle moderne superbike non è affatto semplice. A meno che non ci pensi la moto stessa a partire al meglio delle proprie possibilità. Il sistema ALC (Aprilia Launch Control) consente di partire istantaneamente allo spegnersi del semaforo scaricando a terra il maggior numero di cavalli possibile aiutando il pilota in questa fase critica di gara. Il sistema ALC lascia al pilota solo l’incombenza di aprire al massimo il gas, rilasciare la frizione come farebbe normalmente e cambiare le marce. Il sistema ALC si regola su tre livelli tramite il menu sul cruscotto e poi si “arma” a moto ferma, schiacciando assieme i due pulsanti del joystick sul semimanubrio sinistro che consentono al pilota di gestire il controllo di trazione.

AQS: Cambiate da record

Chi cerca le massime performance sul giro non può permettersi il lusso di perdere nemmeno un millesimo di secondo anche in un’operazione apparentemente semplice come il cambio marcia. RSV4 APRC vanta di serie un sistema di cambio elettronico (Aprilia Quick Shift) che in prima istanza riduce per un tempo infinitesimale l’anticipo di accensione e poi progressivamente lo ripristina, consentendo cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione. Il sistema lavora in sintonia con il nuovo cambio ravvicinato e, limitando il calo di giri durante il cambio marcia, consente un miglioramento del tempo sul giro. Per ottimizzare le prestazioni del sistema AQS, gli ingegneri Aprilia hanno ottimizzato il tempo di “taglio” a seconda del regime a cui avviene la cambiata.

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La moto

Aprilia RSV4 rappresenta al contempo la nuova e la futura generazione di supersportive: a partire dal concept essenziale, il suo design abbandona la sovrabbondanza di carrozzerie riducendole allo stretto necessario per l’efficacia aerodinamica. La bellezza mozzafiato delle parti tecniche svela una moto di una compattezza pensabile fino a ieri solo per cilindrate inferiori o per i prototipi da Gran Premio. La tecnologia allo stato dell’arte per motore e ciclistica insieme alla straordinaria fruibilità la rendono la compagna ideale per ogni pilota che voglia avvicinare e migliorare i propri limiti di guida con un feeling e una facilità unici. Sono le stesse caratteristiche progettuali a renderla così performante e al tempo stesso facile da sfruttare fino all’ultimo cavallo. La banalità, anche tecnica, è bandita da questa moto che può vantare il primo 4 cilindri a V stretto ad alte prestazioni di grande serie al mondo, il motore più rivoluzionario e potente mai costruito da Aprilia. Motore che, unitamente all’impiego di un’elettronica “totale”, alla leggerezza da primato e alla compattezza estrema, la rende unica e inconfondibile. La componentistica è ai massimi livelli già nella versione R: la forcella Upside Down e l’ammortizzatore Sachs, entrambi pluriregolabili, sono realizzati su specifiche Aprilia, assicurano il massimo delle prestazioni e trasferiscono un perfetto feedback al pilota che ha sotto controllo ogni situazione. I freni sono Brembo con pinze radiali monoblocco, i cerchi in lega ultraleggeri hanno un nuovo design, l’ammortizzatore di sterzo garantisce una sicurezza ottimale in ogni condizione di guida.

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Il motore

L’incredibile sistema APRC è senza dubbio la novità più importante introdotta su questa nuova versione di RSV4. Tuttavia il motore della RSV4 APRC vanta una corposa serie di aggiornamenti travasati dall’esperienza delle competizioni e finalizzati a migliorare le sue già proverbiali caratteristiche tecniche e meccaniche. Aprilia RSV4, unica supersportiva di serie al mondo, utilizza un motore quattro cilindri a V stretta di 65° dalle caratteristiche uniche. Un riferimento tecnologico per i progettisti, compattissimo, stretto come un bicilindrico capace di inserirsi in una ciclistica ultracompatta, il V4 65° era e resta un esercizio ingegneristico degno del genio italiano.

Le caratteristiche del motore Aprilia V4 65° in breve:

  • Cilindrata: 999.6 cc
  • Architettura: V4 di 65°
  • Carter: monoblocco in alluminio con canne integrate nel basamento
  • Distribuzione: 4 valvole per cilindro (Titanio e Nymonic) comandate direttamente da albero a camme azionato da un sistema misto catena/ingranaggi, catena laterale ingranaggi centrali
  • Alimentazione: iniezione elettronica con doppio iniettore e sistema Ride by Wire integrale indipendente per ogni bancata. Tre mappature selezionabili dal manubrio
  • Contralbero antivibrazioni
  • Rapporto di compressione: 13:1
  • Cambio: a sei marce estraibile con comando diretto
  • Frizione: multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento meccanico
  • Gestione elettronica: Centralina Magneti Marelli per gestione accensione, iniezione e Ride by Wire
  • Sistema APRC per la gestione dinamica della moto

L’architettura a V stretta ha permesso la realizzazione di un motore con ingombro longitudinale incredibilmente ridotto favorendo la centralizzazione delle masse e la realizzazione di una ciclistica estremamente performante (interasse compatto, forcellone lungo). La distribuzione adotta una cinematica innovativa (la catena muove solo l’albero a camme di aspirazione che rimanda il moto a quello di scarico tramite un ingranaggio) che consente di avere teste estremamente compatte (solo 250 mm nella zona posteriore) soprattutto nella zona di passaggio delle travi del telaio che così sono più rastremate che mai. Un contralbero provvede a smorzare le vibrazioni portandole addirittura a un livello inferiore a quelle di un V90. Il basamento è monoblocco in alluminio con canne cilindro integrali, per offrire il massimo della rigidezza e della costanza di rendimento.

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La gestione elettronica è l’altro fiore all’occhiello del motore V4 65°. La tecnologia Full Ride by Wire elimina ogni tipo di collegamento diretto tra l’acceleratore e le farfalle, gestite integralmente da una centralina Marelli di ultima generazione che comanda anche l’accensione e gli 8 iniettori (i 4 secondari “a doccia” entrano in funzione ai carichi elevati). Ogni bancata ha, quindi, un servomotore dedicato che opera esclusivamente sui due corpi farfallati di quella bancata. In questo modo l’apertura delle farfalle, e conseguentemente la quantità di carburante iniettato, può essere gestita in modo indipendente. Una soluzione mai utilizzata sulle moto di serie, che offre possibilità pressoché infinite nel gestire l’erogazione del motore ed è perfetta per integrarsi con il sistema APRC. Anche la trasmissione è stata studiata secondo i criteri più avanzati per offrire le migliori prestazioni possibili. A sottolineare l’indole racing del V4 65° troviamo il cambio estraibile e la lubrificazione a carter umido con olio nel basamento. La frizione lavora in bagno d’olio ed è dotata di sistema antisaltellamento meccanico per un controllo ottimale del freno motore e della stabilità in staccata della moto. Già al momento del suo debutto il V4 65° era uno dei motori più avanzati al mondo.

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La nuova RSV4 APRC riceve numerosi affinamenti figli delle esperienze fatte con la moto ufficiale nel mondiale superbike che lo perfezionano ulteriormente. Il nuovo scarico e le nuove mappature ne ottimizzano l’erogazione. Migliora la lubrificazione nei punti critici, il contralbero ora ruota su cuscinetti a sfera anziché su bronzine ed è stato rivisto il circuito di raffreddamento delle teste, ottimizzando le temperature di esercizio e l’affidabilità nel lungo termine. Per ottimizzare il rendimento del motore sono inoltre state rilavorate le camere di combustione e migliorati gli accoppiamenti cilindro-pistone. Il cambio, nelle prime tre marce, ha una rapportatura più ravvicinata per migliorare l’accelerazione fuori delle curve. E’ stato inoltre studiato un evoluto sistema di gestione della valvola allo scarico che, oltre a perfezionare l’erogazione del motore ai bassi regimi, consente una riduzione delle emissioni inquinanti, mantenendo un sound di scarico da brivido.

La Ciclistica

La perfetta centralizzazione delle masse è solo uno dei punti di forza del telaio della RSV4. Per raggiungere questo risultato, ogni particolare è stato studiato nei minimi dettagli. Come sulle moto da competizione il serbatoio è conformato in modo tale che gran parte del carburante sia alloggiato sotto la sella, ottimizzando quindi il bilanciamento della moto e annullando le differenze di guida tra serbatoio pieno e vuoto. Secondo l’ormai assodata tradizione Aprilia, il telaio in alluminio di RSV4 sfrutta la resistenza e la flessibilità di elementi fusi e stampati, uniti tra loro tramite saldature, una struttura che stabilisce nuovi primati di bilanciamento ed efficacia dinamica. La rigidezza torsionale è massima, quella flessionale è stata ottimizzata per offrire il massimo controllo di guida. In questo modo Aprilia RSV4 non è solo una moto dalle prestazioni micidiali ma ha il suo punto di forza proprio nella facilità con cui le medesime prestazioni vengono sfruttate da chiunque. Anche il forcellone utilizza la stessa tecnologia costruttiva del telaio e offre lo stesso perfetto equilibrio tra rigidezza flessionale e torsionale contribuendo alla eccellente tenuta di strada della RSV4 R.

Aprilia RSV4 2

La particolare costruzione di telaio e forcellone consente ad entrambi di poter sfoggiare il colore naturale e lucente dell’alluminio, altro particolare che è sempre meno evidente sulle moto di serie moderne e che rende l’aspetto di RSV4 assolutamente racing. L’allestimento Factory arricchisce, come da tradizione, un pacchetto vincente con dettagli esclusivi che avvicinano ancora di più RSV4 al mondo delle competizioni. Per ottimizzare le prestazioni ciclistiche e adeguarle al gusto del pilota o alle caratteristiche del tracciato. Infatti, Aprilia RSV4 Factory APRC consente una combinazione di regolazioni pressoché infinita grazie alle sospensioni pluriregolabili, scontate per una moto di questo tipo, a cui si affiancano tre possibili interventi sul telaio: regolazione dell’inclinazione del cannotto di sterzo (tramite boccole intercambiabili), dell’altezza del retrotreno, del pivot del forcellone e della posizione del motore nel telaio.

Le sospensioni

Il quadro ciclistico della versione R viene completato da un reparto sospensioni di eccellenza, la forcella Sachs upside down, ha steli da 43 mm di diametro e offre la possibilità di regolare precarico molla e idraulica in compressione ed estensione. L’ammortizzatore posteriore Sachs nasce dall’esperienza diretta delle competizioni. Adotta una bomboletta di azoto “Piggy Back”, (separata e integrata nel corpo) ed è regolabile nel precarico molla, in compressione, estensione e lunghezza consentendo così di variare l’altezza del posteriore della moto per adattare l’assetto ai differenti stili di guida e ai differenti circuiti. A completare l’offerta ci pensa l’ammortizzatore di sterzo, anch’esso Sachs, che permette alla moto perfetta stabilità alle alte velocità e una precisione millimetrica nell’inserimento in curva. Ancora più esclusiva la componentistica della versione Factory APRC: la forcella upside down Öhlins Racing, ha steli da 43 mm di diametro e trattamento al nitruro di titanio per ottimizzarne la scorrevolezza. L’escursione della ruota è di 120 mm.  Come le unità da competizione, la forcella consente le regolazioni micrometriche per idraulica in estensione, in compressione e precarico molla. L’ammortizzatore posteriore Öhlins Racing nasce dall’esperienza diretta delle competizioni. È equipaggiato con serbatoio di azoto “Piggy Back”, (separata e integrata nel corpo), ed è regolabile nel precarico molla, in compressione, estensione e lunghezza, consentendo così di variare l’altezza del posteriore della moto per adattare l’assetto ai differenti stili di guida e ai differenti circuiti. L’escursione della ruota è di 130 mm.

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Componentistica

Una vera Superbike è tale non solo per le prestazioni che è in grado di fornire ma anche per la cura con cui viene realizzata. I dettagli di RSV4 R raccontano di una moto costruita con una cura maniacale in ogni suo elemento, tecnico e non. Tra i componenti degni di nota segnaliamo:

  • Strumentazione: di tipo misto (digitale-analogico) riceve tutte le informazioni dalla linea CAN e diventa parte integrante e fondamentale del sistema di autodiagnosi essendo dotata di memoria storica. È un vero e proprio computer di bordo dotato di un display a matrice di punti inserito in un design minimale,  estremamente moderno e compatto. La sua funzionalità è stata migliorata, tutte le funzioni sono comandate da tre comodi tasti
  • Faro anteriore: utilizza tre elementi non solo per un estetico richiamo storico alla prima RSV Mille ma soprattutto per offrire una visione perfetta durante la guida notturna
  • Impianto elettrico: è stato progettato fin dall’origine con l’obiettivo di avere massima funzionalità e razionalità e minimo peso. Il risultato è un layout estremamente pulito e compatto che facilita gli interventi di manutenzione ed è predisposto per l’uso in pista, essendo facilmente asportabili le parti destinate a fari e indicatori di direzione
Colorazioni

La RSV4 R APRC  può vestire tre diverse livree: l’aggressivo e vibrante “Nero Competition” dalla lucentezza metallizzata che l’avvicina alla versione Factory, la luminosa tonalità “Bianco Glam” od il nuovo “Sunlit Yellow” dal’impatto sorprendentemente moderno. La RSV4 Factory APRC si presenta invece nella rinnovata livrea esclusiva “Black Flame” improntata sul contrasto tra il rosso e il nero, i colori sportivi di Aprilia, con il tocco racing della fibra di carbonio a vista. In linea con la tradizione delle versioni Aprilia Factory, anche la nuova RSV4 APRC adotta la colorazione dorata per i cerchi ultraleggeri.

APRILIA RSV4 FACTORY APRC: Scheda Tecnica
Tipo motore Aprilia 4 cilindri a V longitudinale di 65°, 4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero a camme (DOHC), quattro valvole per cilindro
Carburante Benzina Senza Piombo
Alesaggio e corsa 78 x 52.3 mm
Cilindrata totale 999.6 cc
Rapp. di compressione 13:1
Potenza max all’albero 180 CV (132,4 kW) a 12.250 rpm
Coppia max all’albero 115 Nm a 10.000 rpm
Alimentazione Airbox con prese d’aria dinamiche frontali. Cornetti di aspirazione ad altezza variabile controllati da centralina controllo motore.

4 corpi farfallati Weber-Marelli da 48 mm con 8 iniettori e gestione Ride-by-Wire di ultima generazione.

Multimappa selezionabile dal pilota in marcia: T (Track), S (Sport), R (Road)

Accensione Elettronica digitale Magneti Marelli integrata nel sistema di gestione motore, con una candela per cilindro, bobine tipo “stick-coil”
Avviamento Elettrico
Scarico Schema 4 in 2 in 1, una sonda lambda, mono silenziatore laterale con valvola parzializzatrice comandata dalla centralina gestione motore e catalizzatore trivalente integrato (Euro 3)
Generatore Volano con magneti alle terre rare da 420 W
Lubrificazione A carter umido con radiatore olio/aria, doppia pompa olio (lubrificazione e raffreddamento)
Cambio Estraibile a 6 rapporti

1°: 38/16 (2.375)

2°: 35/18 (1,944)

3°: 28/17 (1.647)

4°: 32/22 (1.455)

5°: 34/26 (1.308)

6°: 33/27 (1.222)

Comando cambio con sistema elettronico Aprilia Quick Shift (AQS)

Frizione Multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento meccanico
Trasmissione primaria A ingranaggi a denti dritti e parastrappi integrato, rapporto di trasmissione: 73/44 (1.659)
Trasmissione secondaria A catena: Rapporto di trasmissione: 42/16 (2.625)
Gestione della trazione Sistema APRC (Aprilia Performance Ride Control) che comprende controllo di  trazione (ATC), controllo di impennata (AWC), controllo di partenza (ALC) tutti settabili e disinseribili indipendentemente
Telaio Telaio regolabile in alluminio a doppia trave con elementi fusi e stampati in lamiera.
Regolazioni previste:

posizione e angolo cannotto di sterzo

altezza motore

altezza perno forcellone

Ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile

Sospensione anteriore Forcella Öhlins Racing upside-down, steli Æ 43 mm (con trattamento superficiale Tin). Piedini forgiati in alluminio ribassati per fissaggio pinze radiali. Completamente regolabile in precarico molle, estensione e compressione idraulica. Escursione ruota 120 mm
Sospensione posteriore Forcellone a doppia capriata in alluminio; tecnologia mista di fusione a basso spessore e lamiera.

Mono-ammortizzatore Öhlins Racing con piggy-back completamente regolabile in:  precarico molla, lunghezza interasse, idraulica in compressione ed estensione. Biellismo progressivo APS. Escursione ruota 130 mm

Freni Ant: Doppio disco diametro 320 mm flottante con pista frenante in acciaio inox alleggerito e flangia in alluminio con 6 nottolini. Pinze Brembo monoblocco a fissaggio radiale a 4 pistoncini Æ 34 mm contrapposti. Pastiglie sinterizzate. Pompa radiale e tubo freno in treccia metallica
Post: Disco diametro 220mm; pinza Brembo flottante a 2 pistoncini isolati Æ 32 mm. Pastiglie sinterizzate. Pompa con serbatoio integrato e tubo in treccia metallica
Cerchi Aprilia forgiati in lega d’alluminio, completamente lavorati, a 5 razze sdoppiate.

Ant.:3.5”X17”

Post: 6”X17”

Pneumatici Radiali tubeless.

ant: 120/70 ZR 17

post: 200/55 ZR 17 (in alternativa 190/50 ZR 17; 190/55 ZR 17)

Dimensioni
(regolazioni di base)
Lunghezza max: 2040 mm

Larghezza max: 735 mm (al manubrio)

Altezza max: 1120 mm

Altezza min da terra: 130 mm

Altezza sella: 845 mm

Interasse: 1420 mm

Avancorsa: 105 mm

Angolo di sterzo: 24.5°

Peso a secco 179 kg *
Serbatoio 17 litri (4 di riserva)
APRILIA RSV4 R APRC: Scheda Tecnica
Tipo motore Aprilia 4 cilindri a V longitudinale di 65°, 4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero a camme (DOHC), quattro valvole per cilindro
Carburante Benzina Senza Piombo
Alesaggio e corsa 78 x 52.3 mm
Cilindrata totale 999.6 cc
Rapp. di compressione 13:1
Potenza max all’albero 180 CV (132,4 kW) a 12.500 rpm
Coppia max all’albero 115 Nm a 10.000 rpm
Alimentazione Airbox con prese d’aria dinamiche frontali.

4 corpi farfallati Weber-Marelli da 48 mm con 8 iniettori e gestione Ride-by-Wire di ultima generazione.

Multimappa selezionabile dal pilota in marcia: T (Track), S (Sport), R (Road)

Accensione Elettronica digitale Magneti Marelli integrata nel sistema di gestione motore, con una candela per cilindro, bobine tipo “stick-coil”
Avviamento Elettrico
Scarico Schema 4 in 2 in 1, una sonda lambda, mono silenziatore laterale con valvola parzializzatrice comandata dalla centralina gestione motore e catalizzatore trivalente integrato (Euro 3)
Generatore Volano con magneti alle terre rare da 420 W
Lubrificazione A carter umido con radiatore olio/aria, doppia pompa olio (lubrificazione e raffreddamento)
Cambio Estraibile a 6 rapporti

1°: 39/15 (2.6)

2°: 33/16 (2.063)

3°: 34/20 (1.7)

4°: 32/22 (1.455)

5°: 34/26 (1.308)

6°: 33/27 (1.222)

Frizione Multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento meccanico
Trasmissione primaria A ingranaggi a denti dritti e parastrappi integrato, rapporto di trasmissione: 73/44 (1.659)
Trasmissione secondaria A catena: Rapporto di trasmissione: 40/16 (2.5) in alternativa 42/16 (2.625)
Telaio Telaio in alluminio a doppia trave con elementi fusi e stampati in lamiera.

Ammortizzatore di sterzo Sachs

Sospensione anteriore Forcella Showa upside-down, steli Æ 43 mm. Piedini in alluminio per fissaggio pinze radiali. Completamente regolabile in precarico molle, estensione e compressione idraulica. Escursione ruota 120 mm
Sospensione posteriore Forcellone a doppia capriata in alluminio; tecnologia mista di fusione a basso spessore e lamiera.

Mono-ammortizzatore Sachs con piggy-back completamente regolabile in:  precarico molla, lunghezza interasse, idraulica in compressione ed estensione. Biellismo progressivo APS. Escursione ruota 130 mm

Freni Ant: Doppio disco diametro 320 mm flottante con pista frenante in acciaio inox alleggerito e flangia in alluminio con 6 nottolini. Pinze Brembo monoblocco a fissaggio radiale a 4 pistoncini Æ 34 mm contrapposti. Pastiglie sinterizzate. Pompa radiale e tubo freno in treccia metallica
Post: Disco diametro 220mm; pinza Brembo a 2 pistoncini isolati Æ 32 mm. Pastiglie sinterizzate. Pompa con serbatoio integrato e tubo in treccia metallica
Cerchi Ant: In lega d’alluminio a 6 razze sdoppiate  3.5”X17”

Post: In lega d’alluminio a 5 razze sdoppiate   6”X17”

Pneumatici Radiali tubeless.

Ant: 120/70 ZR 17

Post: 190/55 ZR 17 (in alternativa 190/50 ZR 17)

Dimensioni Lunghezza max: 2040 mm

Larghezza max: 735 mm (al manubrio)

Altezza max: 1120 mm

Altezza min da terra: 130 mm

Altezza sella: 845 mm

Interasse: 1420 mm

Avancorsa: 105 mm

Angolo di sterzo: 24.5°

Peso a secco 184 kg *
Serbatoio 17 litri (4 di riserva)
Cerchi Ant: In lega d’alluminio a 6 razze sdoppiate  3.5”X17”

Post: In lega d’alluminio a 5 razze sdoppiate   6”X17”

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