MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
---|---|---|
CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Oggi universalmente riconosciuta come leader indiscussa nel settore pneumatici winter, nel tardo autunno del 1952 la Continental si inventò per prima la traversata del Passo del Gottardo completamente innevato utilizzando autovetture equipaggiate con ruote prive di qualsiasi sussidio metallico ed ausiliario per far aderenza su neve e ghiaccio. Lasciate così a casa le abituali catene ed i più sofisticati pneumatici chiodati, la spedizione composta prevalentemente da vetture dotate –come d’uso all’epoca- del motore anteriore e della trazione sulle sole ruote posteriori (erano della partita anche due italianissime Fiat 1100 e Alfa Romeo Giulietta), superò agevolmente le nevi delle Alpi grazie ad una innovativa copertura dal battistrada artigliato che aprì la via al moderno pneumatico invernale: il Continental M+S.
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1
Bridgestone BLIZZAK LM005-175/65 R14 82T - C/A/71 - pneumatico invernale (per auto e SUV/4x4)
92,73 EUR
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2
HANKOOK 185/65 R15 88T WINTER I*CEPT RS3 W462
67,00 EUR
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3
Goodride SW608 - 205/55R16 91H - Pneumatico Invernale
78,28 EUR
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Da quei lontani anni di metà del secolo scorso, attraverso l’evoluzione del sistema della tassellatura, l’introduzione delle lamellature prima elastiche e poi sinusoidali, l’adattamento progressivo delle diverse generazioni di mescola silica, Continental è stata da sempre all’avanguardia ed in grado di offrire al mercato prodotti premium che caratterizzano l’eccellente qualità di guida in condizioni stradali invernali, con occhio di riguardo alla sicurezza in frenata senza dimenticare però anche aspetti come la resa chilometrica, il confort acustico e plastico, e l’impatto ambientale. Oggi il mercato mitteleuropeo invernale di Continental è centrato su quattro prodotti capaci di prestazioni che li pongono sempre al vertice in tutte le prove comparative, come testimoniano i report delle maggiori riviste europee specializzate del settore:
ContiWinterContact TS 830 P: l’invernale che interagisce con l’elettronica. E’ il top di gamma della linea winter, ha un disegno del battistrada asimmetrico bidirezionale ideale per la guida su strade asciutte e bagnate soprattutto in condizioni climatiche invernali. Il particolare sistema di lamelle sinusoidali è stato sviluppato appositamente per interagire con estrema efficacia con l’azione dell’ESC. Per questa ragione il pneumatico è in grado di soddisfare le esigenze delle vetture dalle motorizzazioni più potenti. Il nuovo ContiWinterContact TS 830 P è proposto in 30 differenti misure ed è omologato per velocità 240 km/h ed in taluni casi fino a 270 km/h
ContiWinterContact TS 850: il più moderno pneumatico invernale per le classi medie e sportive, con il disegno del battistrada unidirezionale progettato per moltiplicare al massimo il numero dei bordi di presa, garantendo una guida sicura su neve e ghiaccio. Grazie all’innovativo design, il nuovo ContiWinterContact TS 850 è strutturato per conservare praticamente per l’intera vita utile il grip necessario per una guida sicura nelle tipiche condizioni invernali. Il TS 850 offre un elevato livello di sicurezza anche su fondi asciutti o bagnati grazie all’ulteriore potenziamento sia della guidabilità, che delle caratteristiche di frenatura. Pur essendo omologato per velocità fino a 210 ed in taluni casi fino a 240 km/h, Continental è riuscita anche a contenere vistosamente la resistenza al rotolamento.
ContiWinterContact TS 800: l’invernale per le compatte. Omologato per velocità fino a 190 km/h, è adatto alle vetture di cilindrate inferiori che hanno la necessità di disbrigarsi agevolmente in un traffico fatto tutto di accelerazioni e frenate. Il battistrada è di tipo unidirezionale, dotato di estesa lamellatura. ContiWinterContact TS 800
ContiCrossContact Winter: l’invernale per i SUV. Robusto e performante, è studiato per i SUV più potenti e pesanti, per i quali tenuta di strada si sposa con masse consistenti da rallentare in frenata. Il disegno del battistrada è asimmetrico con lamellature differenziate. Per i mercati nordici -Scandinavia, Russia ecc.- Continental realizza invece prodotti specifici, più orientati all’aderenza in condizioni di prevalente ghiaccio e neve piuttosto che di compromesso tra fondi stradali asciutti, bagnati e innevati come si trovano in Europa centro-meridionale.
ContiIceContact: lo scandinavo che “aggrappa” il ghiaccio. E’ il pneumatico Continental più performante su fondi completamente innevati e ghiacciati. Ha una mescola silica che espleta le sue caratteristiche principali in condizioni di sottozero, assicurando la massima aderenza al suolo. Il disegno battistrada asimmetrico e dotato di una fittissima rete di lamellature elastiche sinusoidali assicura spazi di frenata ridottissimi ed elevata capacità di trazione e tenuta in curva su superfici ghiacciate e innevate. Dotato di alveoli sui tasselli delle spalle, è fornito anche in versione chiodata direttamente in fabbrica, con chiodi antighiaccio incollati direttamente nella mescola di base. E’ il pneumatico utilizzato dalle vetture del team Continental al Rallye MonteCarlo Historique.
Questo è dunque l’oggi. Ma come si è arrivati a questi risultati? Ripercorriamo insieme questi 60 anni di storia invernale di Continental:
1952: Continental M+S, il primo pneumatico invernale – Continental lancia sul mercato l’ M+S, il suo primo pneumatico invernale o meglio, come si chiamava allora, pneumatico da neve. Il battistrada è artigliato, ricorda una ruota dentata con i suoi generosi tasselli che garantiscono grip sulla neve.
1963: Continental M+S 18 e M+S 18 Eis – E’ il primo pneumatico studiato per l’impiego su tutti gli assi della vettura, non solo sulla trazione. Il battistrada con rilievi a zig-zag assicura guidabilità anche sull’asse sterzante assicurando nel contempo massima capacità di spunto sulla trazione. L’ M+S 18 Eis è la versione chiodata.
1972: Continental M+S Contact TS 729 – E’ il primo “Contact” della fortunata serie che va avanti ancor oggi. E’ altresì il primo pneumatico invernale non chiodabile della storia, chiamato –con un termine improprio che è ancora in uso- “termico”. Ha un disegno del battistrada meno aggressivo per assicurare elevata percorrenza chilometrica e silenziosità di rotolamento. La mescola e le fenditure sui tasselli, progenitrici delle lamelle, giocano qui un ruolo determinante per le caratteristiche winter del pneumatico.
1977: Continental M+S Contact TS 730 e TS 730E – I tasselli inclinati offrono un maggiore angolo di presa sia in longitudinale che in trasversale. Le fenditure dei tasselli diventano sempre più fitte e fini. Il TS 730E è la versione chiodabile
1982: Continental WinterContact TS 740 – L’introduzione ufficiale del concetto di lamella sul pneumatico invernale. Si tratta di scanalature elastiche sinusoidali che si modellano nel contatto con il suolo e conferiscono il massimo di trazione e forza di frenata soprattutto su terreni gelati e ghiacciati.
1989: Continental WinterContact TS 750 – Le lamelle si evolvono. La zona delle spalle, deputata al maggior lavoro di trazione e tenuta, è ora equipaggiata con lamellature aperte verso l’esterno del tassello, che garantiscono un’aderenza massima. E’ il primo pneumatico winter con omologazione “H” per velocità fino a 210 km/h.
1993: ContiWinterContact TS 770 – ContiWinterContact TS 760 – Il pneumatico invernale acquista sempre più in sportività. Il TS 770 è prodotto in misure ribassate per soddisfare le esigenze di un mercato sempre più qualificato. Per le vetture compatte, nel 1994 viene lanciato il ContiWinterContact TS 760, il primo pneumatico con lamelle fonde che arrivano fino alla base del tassello. Viene adottata definitivamente per tutti i pneumatici invernali la denominazione ContiWinterContact
1998: ContiWinterContact TS 790 – ContiWinterContact TS 780 – Il nuovo sistema di lamelle CLS (Cross-Linked-Siped = lamelle contrapposte) unito all’impiego esteso della mescola silica implementa i margini di sicurezza anche su strade invernali bagnate senza inficiare le performances neve e ghiaccio. Per curiosità, un pneumatico della misura 195/65R15 dispone di una rete di lamellature che, se distesa lungo una linea retta, raggiunge la lunghezza di quasi 2 chilometri (per l’esattezza 1967 metri). Il TS 790 prosegue l’attitudine sportiva dei WinterContact. Per le classi compatte compare nel 1999 il ContiWinterContact TS 780 caratterizzato da lamelle “a nidi d’ape” che offrono attrito in sei fronti di impatto del battistrada.
2000: ContiWinterContact TS 790 V – E’ il primo pneumatico invernale proposto al mercato per velocità fino a 240 km/h, marcato “V”. Un’ulteriore pietra miliare nell’innovazione che Continental ha sempre saputo offrire in anteprima al consumatore ed al mondo automobilistico.
2004: ContiWinterContact TS 810 e TS 810 S – Struttura a bande nella zona centrale per garantire aderenza su strade asciutte e bagnate ed esteso sviluppo della lamellatura CLS per la maggiore trazione su neve e ghiaccio, unita ad una configurazione asimmetrica del battistrada per ottenere il massimo da un pneumatico invernale studiato per vetture sportive e berline della classe media e alta: questo è il ContiWinterContact TS 810. E in più col ContiWinterContact TS 810 S dell’anno successivo Continental è ancora prima nella scalata dei record, con il primo pneumatico winter al mondo atto velocità fino a 270 km/h (codice di velocità W). Per le vetture compatte, nel 2005 viene lanciato l’unidirezionale ContiWinterContact TS 800.
2008: ContiWinterContact TS 830 – E’ l’invernale per classi medie e sportive. E’ il pneumatico più diffuso, adatto alle vetture di media cilindrata, omologato per velocità fino a 210 km/h, caratterizzato da un disegno battistrada unidirezionale dotato di una fitta rete di lamelle sinusoidali
… il resto è il presente…
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