MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
Michelin considera la sicurezza l’esigenza primaria degli automobilisti e il requisito indispensabile nello sviluppo di ogni pneumatico, che è l’unico punto di contatto del veicolo con la strada. La sicurezza è una vera e propria prestazione, particolarmente complessa da ottenere in inverno, stagione durante la quale le condizioni climatiche possono essere molto diverse.
Sulla base dello studio delle condizioni atmosferiche in Europa, delle abitudini di guida degli automobilisti e delle loro aspettative, Michelin ha strutturato l’offerta invernale in due categorie distinte.
- MICHELIN CrossClimate, la soluzione, semplice ed economica, per la maggior parte degli automobilisti, che tendono a usare i pneumatici estivi tutto l’anno. MICHELIN CrossClimate permette all’automobilista, con un solo treno di pneumatici, di non preoccuparsi delle variazioni meteorologiche per tutto l’anno.
- Gamme MICHELIN Alpin, per chi viaggia spesso in condizioni invernali severe e richiede pneumatici specifici.
Per orientare la scelta del consumatore nell’acquisto del pneumatico più adatto alle sue esigenze nel periodo invernale è necessario porsi due domande:
1) Con che frequenza si incontrano condizioni di guida invernali ?
- Nevicate occasionali e/o condizioni meteo impreviste Gamma CrossClimate
- Condizioni invernali frequenti Gamma Alpin
2) Che tipo di veicolo si possiede?
MICHELIN CrossClimate: conoscere i comportamenti di guida, anticipare le esigenze degli automobilisti. I comportamenti degli automobilisti europei sono alla base dello sviluppo di MICHELIN CrossClimate: il 65% degli automobilisti europei utilizza pneumatici estivi tutto l’anno, compromettendo la propria sicurezza nei periodi freddi, in caso di neve o di ghiaccio. (Fonte GFK: studio sui comportamenti dei consumatori europei 2014.). 4 automobilisti europei su 10 considerano che il cambiamento stagionale dei pneumatici è un fastidio e di fatto rinviano il più possibile il momento del cambio. (Fonte Ipsos: comportamenti di acquisto pneumatici invernali 2014/2015.)
Una performance tecnologica
Il lancio sui mercati europei di MICHELIN CrossClimate, in maggio 2015, è stato una svolta decisiva per il mondo dell’automobile. Per la prima volta, infatti, si concentrano in un solo pneumatico le tecnologie estive e invernali, fino a quel momento incompatibili.
MICHELIN CrossClimate offre spazi di frenata ridotti su suolo asciutto. Nell’ambito dell’etichettatura europea, MICHELIN CrossClimate ottiene la classificazione massima normalmente destinata ad un pneumatico estivo per quanto riguarda la frenata sul bagnato. È adatto a un utilizzo invernale, avendo la certificazione invernale 3PMSF (3 Peak Mountain Snow Flake – simbolo con una montagna a 3 cime e un fiocco di neve, applicato sul fianco del pneumatico), e risponde agli obblighi di legge in materia di pneumatici invernali.
A queste prestazioni, MICHELIN CrossClimate aggiunge tutte le qualità che contraddistinguono i pneumatici MICHELIN: durata chilometrica, efficienza energetica e comfort. La coerenza dell’insieme è ottenuta grazie all’innovativo mix di tecnologie di avanguardia su 3 componenti indissociabili del pneumatico: l’architettura, la struttura e i materiali. In particolare: le mescole di gomma, la scultura del battistrada a V, con angolazione evolutiva che permette di ottimizzare l’aderenza sulla neve, e le nuove lamelle 3D autobloccanti che aumentano la motricità.
MICHELIN CrossClimate fornisce questa sicurezza, in modo semplice ed economico, permettendo all’automobilista, con un solo treno di pneumatici, di non preoccuparsi delle variazioni meteorologiche per tutto l’anno. CrossClimate è il pneumatico più innovativo di Michelin dopo il radiale. MICHELIN CrossClimate racchiude in un unico pneumatico le tecnologie estive e invernali e diventa il primo pneumatico semplice ed economico in grado di offrire una sicurezza ottimale in qualsiasi condizione meteorologica, in ogni momento dell’anno.
MICHELIN CrossClimate è il primo pneumatico estivo con grading A per aderenza su bagnato che è riuscito ad ottenere anche l’omologazione per condizioni invernali severe, superando gli specifici test omologativi.
Per queste qualità, nel 2015 MICHELIN CrossClimate ha ricevuto il Premio per l’Innovazione Tecnologica nella categoria pneumatici nell’ambito degli Awards della Gomma istituiti da Assogomma, e nel 2016 il Premio “Miglior pneumatico per la flotta” nella categoria “fornitori della flotta auto” nell’ambito dei MissionFleetAwards istituiti da Newsteca.
Marco Giuliani, Direttore Commerciale Vettura e Trasporto Leggero Michelin Italiana, dichiara: “Michelin investe 700 milioni di euro l’anno in Ricerca e Sviluppo, settore in cui operano oltre 6000 persone, ed è in costante ascolto degli utilizzatori per offrire loro una durata chilometrica ottimale ed elevate prestazioni in ogni pneumatico. MICHELIN Crossclimate è il risultato di questo impegno e risponde a un’esigenza di sicurezza, consentendo all’automobilista di affrontare qualsiasi condizione climatica tutto l’anno, e a un’esigenza di semplicità ed economicità, permettendo di evitare il cambio stagionale.”
Dopo un anno dal lancio, le ragioni di un successo, in sintesi
- MICHELIN CrossClimate offre sicurezza all’automobilista in ogni condizione climatica.
- MICHELIN CrossClimate integra le tecnologie estive ed invernali, incompatibili tra loro, offrendo le prestazioni adatte a ogni condizione climatica in contemporanea.
- MICHELIN CrossClimate è la soluzione, semplice ed economica, per la maggior parte degli automobilisti, che tendono a usare i pneumatici estivi tutto l’anno. MICHELIN CrossClimate permette all’automobilista, con un solo treno di pneumatici, di non preoccuparsi delle variazioni meteorologiche per tutto l’anno.
L’offerta dimensionale di MICHELIN CrossClimate copre l’85% del parco circolante.
Pneumatici Invernali MICHELIN Alpin 5
MICHELIN Alpin 5 è il pneumatico destinato ad utilitarie, monovolume, berline compatte e familiari che beneficia di due tecnologie avanzate, che riguardano la scultura e la mescola.
Una scultura che offre tre prestazioni:
1 – L’effetto cremagliera, per un miglior ingranamento sulla neve e per spostare i limiti di insorgenza del fenomeno dell’aquaplaning.
MICHELIN Alpin 5 ha una scultura direzionale molto intagliata, specifici tasselli di gomma ed un elevato tasso di intaglio. Il pneumatico forma un’impronta sulla neve e dà inizio all’effetto dell’ingranamento. Quest’effetto è ottenuto grazie alla scultura direzionale ed alla forma dei tasselli che migliorano l’effetto cingolo nella neve e quindi la capacità di trazione del pneumatico. Inoltre, l’orientamento dei canali laterali favorisce l’evacuazione dell’acqua e sposta i limiti d’insorgenza del fenomeno dell’aquaplaning.
2 – L’effetto artiglio per una migliore trazione sulla neve
Le lamelle agiscono come migliaia di piccoli artigli che si aggrappano al suolo. Ciò contribuisce sensibilmente alla motricità sulla neve. Questo effetto è tanto più efficace quanto maggiore è il numero delle lamelle e la loro forma specifica.
3 – Maggiore superficie al suolo per una maggiore precisione di guida
Maggiore è la superficie di gomma a contatto con il suolo, migliore è l’aderenza. Il pneumatico si deforma a ogni giro di ruota e, con esso, si deformano i suoi elementi. Gli ingegneri Michelin hanno rielaborato la forma dei tasselli ed il loro orientamento, per ottenere un miglioramento della funzione autobloccante degli elementi della scultura del battistrada che consente una maggiore rigidità, quindi una migliore qualità del contatto con il suolo e di conseguenza una migliore precisione di guida.
Questa è la tecnologia
Inoltre, per una buona aderenza su suolo bagnato freddo, la mescola di gomma deve contenere un’elevata percentuale di silice. Per i pneumatici invernali, MICHELIN ha scelto di aggiungere degli elastomeri funzionali nella mescola. Si tratta dell’Innovativa Tread Compound Technology.
Il ruolo di questi elastomeri funzionali è di rendere la mescola più omogenea, con un’elevata percentuale di silice. Si migliorano così le prestazioni in termini di aderenza su suolo bagnato e innevato, mantenendo alto il livello di efficienza energetica.
La nuova mescola di gomma è il risultato della tecnologia Michelin Hélio Compound di 4a generazione. Contiene olio di girasole, che permette di ottimizzare il funzionamento del pneumatico a bassa temperatura.
Offerta dimensionale. MICHELIN ALPIN 5 è disponibile in 76 misure:
MICHELIN Pilot AlpinPA4, MICHELIN Latitude AlpinLA2
Sono due gamme di pneumatici invernali destinati ai veicoli ad alte prestazioni e ai SUV. MICHELIN Pilot AlpinPA4 e MICHELIN Latitude AlpinLA2 integrano la tecnologia Ridge-n-flex, che si basa sull’unione di due elementi:
Disegno del battistrada fortemente scolpito (Maxi Edge), le cui lamelle autobloccanti (StabiliGrip) contribuiscono alla rigidità ottimale dei tasselli per una migliore precisione di guida e migliore grip. Mescola HelioCompound a base di silice e olio di girasole, che conserva l’elasticità anche a basse temperature per migliorare l’aderenza su ghiaccio e strada bagnata.
Offerta dimensionale: MICHELIN Pilot AlpinPA4 è disponibile in 104 misure; MICHELIN Latitude AlpinLA2 è disponibile in 48 misure.
MICHELIN, LE PRESTAZIONI NEL TEMPO .. DAL PRIMO ALL’ULTIMO CHILOMETRO
La mobilità pulita e la sicurezza stradale sono temi che toccano tutti. A chi insiste affinché i pneumatici siano sostituiti quando la scultura del battistrada raggiunge 3 o 4 mm, Michelin risponde che l’attuale limite legale di 1,6 mm risponde perfettamente alle esigenze della mobilità moderna.
Michelin produce e commercializza pneumatici che offrono al cliente non solo un alto e costante livello di sicurezza, ma anche risparmio di carburante, grazie alla bassa resistenza al rotolamento, e eccellente durata. Questo permette di limitare il consumo di materie prime, diminuire le emissioni di CO2 e utilizzare i pneumatici più a lungo e in sicurezza.
I pneumatici Michelin invernali, come il MICHELIN Pilot Alpin, con le lamelle profonde in 3D, e il MICHELIN CrossClimate, sono pneumatici omologati per l’inverno nei paesi in cui i pneumatici invernali sono obbligatori, e offrono prestazioni elevatissime fino all’ultimo chilometro, cioè fino a un livello di usura del battistrada di 1,6 mm.
Michelin è contraria a un cambiamento della regolamentazione relativa a una profondità minima di scultura dei pneumatici, per tre ragioni:
1-Sicurezza
- La regolamentazione in vigore, del 1989, prendeva in considerazione le prestazioni dell’epoca. Per quanto riguarda i progressi realizzati nel mondo dei pneumatici, la maggior parte dei modelli attuali offre prestazioni superiori.
- Oggi, nessuna statistica permette di stabilire la relazione tra un aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm.
- Le distanze di frenata dipendono da diversi elementi. Sistema di frenata, sensori ABS, granulometria del suolo (livello di aderenza), condizioni meteorologiche (umidità e temperatura), pressione dei pneumatici, temperatura della gomma, comportamenti di guida sono tra i tanti criteri che entrano in gioco al di là delle caratteristiche intrinseche del pneumatico.
- Anche i pneumatici nuovi possono presentare grandi differenze di prestazioni nel campo dell’aderenza in base alla marca, ai produttori, ai modelli e alle misure. Un pneumatico premium con una scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più performante di un pneumatico economico “budget”, nuovo o quasi nuovo.
- In realtà, già i primi chilometri percorsi determinano un’usura. Michelin offre per l’insieme dei suoi pneumatici un alto livello di performance per ogni esigenza fino a uno spessore di scultura del battistrada di 1,6 mm, cioè diversi anni e decine di migliaia di chilometri dopo l’acquisto.
2-Costo
- Sostituire i pneumatici quando lo spessore della scultura è 3 o 4 mm costringe a un cambio più frequente, con conseguente aumento di costi per il consumatore. Questo non è accettabile in un’epoca in cui i progressi tecnologici legati al pneumatico, indipendentemente da quelli raggiunti in campo automobilistico, dovrebbero, al contrario, offrire un miglioramento delle prestazioni dei pneumatici.
- Sostituire un pneumatico a 3 o 4 mm di profondità di scultura invece che a 1,6 mm rappresenta indicativamente un pneumatico in più per vettura ogni due anni – una situazione non proponibile all’automobilista.
- L’impatto per gli utilizzatori professionali e per le flotte sarebbe altrettanto significativo, con un incremento del TCO (costo totale di gestione). Aumenterebbero le rate mensili associate ai contratti di noleggio e leasing, come i termini dei sempre più diffusi PCP (personal contract purchase) per i privati.
3-Ecologia
- Fabbricare un pneumatico richiede l’utilizzo di numerosi materiali, ma anche energia. Più materia è utilizzata, maggiore è l’impatto ambientale. Sostituire i pneumatici il più tardi possibile permette di evitare il sovra-consumo di materie prime e di energia.
- La resistenza al rotolamento, responsabile del 20 % del consumo di carburante delle vetture (motore termico ed elettrico), migliora con l’usura. Sostituire prematuramente i pneumatici comporterebbe un consumo supplementare fino a 900 milioni di litri di carburante l’anno, cioè ulteriori 3 milioni di tonnellate l’anno di emissioni di CO2, l’equivalente di un anno di emissioni di CO2 per una città come Manchester (GB). Questo livello raggiungerebbe i 9 milioni di tonnellate se si aggiungesse la perdita di materia generata dalla sostituzione anticipata dei pneumatici, l’equivalente delle emissioni annuali di CO2 della città di Birmingham, seconda città della Gran Bretagna.
- Anche il riciclo consuma energia. Più materia si deve riciclare, meno efficaci si è in termini di sostenibilità. Nel parco automobilistico europeo, passare da 1,6 mm a 3 mm corrisponderebbe a oltre 1,5 milioni di tonnellate di materie prime perse annualmente, equivalenti a una richiesta energetica di 290 milioni di tonnellate di petrolio greggio, cioè la produzione annuale di Messico e Venezuela insieme.
NB: La regolamentazione europea, secondo la direttiva 89/459/CEE, recepita in Italia all’interno del Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 (Nuovo Codice della Strada) relativo alle caratteristiche e alle condizioni di utilizzo dei pneumatici di automobili e rimorchi, definisce a 1,6 mm la profondità legale minima della scultura dei pneumatici dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali M 1 (vetture), N 1 (furgoni) e O1/O2 (rimorchi). È stato considerato, quindi, che questa profondità di scultura del battistrada sia sufficiente per evacuare il velo d’acqua presente su una strada potenzialmente bagnata e offra le condizioni di sicurezza per tutti gli automobilisti, in ogni condizione.
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