PEUMATICI INVERNALI: i Migliori Prezzi su Amazon - TEST TCS 2024 MODELLI "MOLTO CONSIGLIATO"

MODELLO

VALUTAZIONE TCS

PREZZO

CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 ★★★★

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GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 ★★★★

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MICHELIN ALPIN 6 ★★★★

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DUNLOP WINTER SPORT 5 ★★★★

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VREDESTEIN WINTRAC PRO ★★★★

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Nei pneumatici, così come in molti altri settori della vita quotidiana, si cerca sempre di trovare il miglior rapporto qualità/prezzo. È importantissimo avere a disposizione il pneumatico giusto, ma non per questo si disdegna l’utilizzo di qualcosa di più economico. Una delle soluzioni più gettonate sono i pneumatici ricostruiti. Che cosa sarebbero esattamente? Si tratta di gomme che originariamente avrebbero consumato completamente il loro battistrada originario. Per ripristinarle, però, i gommisti sono in grado di applicare un nuovo battistrada sopra quello consumato, rendendo nuovamente utilizzabili queste gomme. La domanda che viene spontanea, però, è la seguente: questi pneumatici sono effettivamente sicuri? Non si corre il rischio di penalizzare le prestazioni del veicolo, spendendo il risparmio delle gomme in altri settori della macchina? Bisogna dire che la ricostruzione di un pneumatico non è semplice come suona. Naturalmente vengono usati solamente pneumatici che, tutto sommato, sono ancora in buone condizioni e l’unico difetto che hanno è il battistrada consumato. La struttura, quindi, deve essere intatta. La struttura portante deve avere una vita più lunga del battistrada. La gomma viene poi centrata, equilibrata e poi in seguito vulcanizzata per unire il nuovo elemento con la vecchia struttura. Le gomme delle auto normali possono essere ricostruite solamente una volta, mentre la cosa cambia per altre categorie. Per riconoscerli quando in vendita, controllate se è presente la sigla 108 R sul lato del pneumatico e se appare la lettera E all’interno. Naturalmente devono essere verificabili tutte le caratteristiche del pneumatico.

Pneumatici ricostruiti: ci si può davvero fidare? 1

Il risparmio, anche in termini di consumi, è notevole. Un pneumatico nuovo consuma dai 20 ai 28 litri di greggio per la sua costruzione, mentre una gomma ricostruita necessita solo di 5,5 litri. L’80% del pneumatico può essere recuperato, permettendo un risparmio energetico del 70%. Ma la sicurezza? Un pneumatico ricostruito in regola segue la normativa Ece Onu 108, che pretende gli stessi test dei pneumatici nuovi su quelli rigenerati. Ciò significa che se comprate un pneumatico ricostruito da un centro attrezzato e affidabile, che riporta le caratteristiche di cui sopra, non dovreste avere problemi di sorta. Occorre, però, la massima attenzione possibile.

Fonte: AllaGuida.it – Foto: Teresia via Flickr

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