MODELLO | VALUTAZIONE TCS | PREZZO |
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CONTINENTAL WINTERCONTACT TS870 | ★★★★ | |
GOODYEAR ULTRAGRIP PERFORMANCE 3 | ★★★★ | |
MICHELIN ALPIN 6 | ★★★★ | |
DUNLOP WINTER SPORT 5 | ★★★★ | |
VREDESTEIN WINTRAC PRO | ★★★★ |
Indice Contenuti
L’inverno è ormai arrivato e l’obbligo di montare gomme invernali o portare con sé dotazioni per la neve è scattato su tutto o quasi il territorio nazionale (e non solo nazionale: qui la nostra guida ai paesi europei). Come sempre accade, sono ancora in molti a non avere provveduto al cambio degli pneumatici o all’acquisto di catene compatibili. La situazione tipica vede i meno preparati ritrovarsi con le stesse gomme usate durante il periodo estivo, uno scenario questo che potrebbe creare problemi di sicurezza e di regolarità in caso di controlli. Per fortuna, il risparmio è una soluzione praticabile e a portata di mano: chiunque può comprare infatti gomme usate e ridurre così l’investimento necessario per affrontare l’inverno. Attenzione però perché non tutti gli pneumatici invernali di seconda mano garantiscono standard di guida e comfort all’altezza.
Ecco perché è importante conoscere gli accorgimenti e i principi basi per selezionare le gomme anche in modalità DIY (Do It Yourself). Riuscire a fare da soli un controllo è fondamentale per evitare sorprese in fase di montaggio e circolazione su strada, ancor di più se consideriamo che in inverno le condizioni dell’asfalto diventano più difficili che nel resto dell’anno. Quali sono dunque gli aspetti che dovremmo considerare prima di comprare gomme usate invernali da un privato o da un ecommerce? In questo articolo abbiamo selezionato 5 punti salienti corrispondenti ad altrettante risposte. Cominciamo dalla regola dello spessore minimo del battistrada.
1) IL CONTROLLO DELLE MISURE RIPORTATE SU LIBRETTO
Il primo controllo da fare anche in fai-da-te è quello relativo alle misure delle gomme. Sembra incredibile, ma alcuni automobilisti ignorano il significato stesso dell’espressione “misure da libretto”. Questo documento riporta alcuni numeri e lettere che esprimono valori come la larghezza della gomma, il profilo o il diametro. Ma i valori da controllare sono anche altri: indice di velocità e di carico delle gomme sono altri parametri che è importantissimo rispettare, soprattutto in inverno quando la neve e il gelo rischiano di compromettere la tenuta su strada. Per fugare ogni dubbio è opportuno schiarirsi bene le idee, partendo ad esempio da questo articolo su pneumatici-invernali e libretto di circolazione.
2) LA PROVA VISIVA DEI SEGNI DI USURA SULLA GOMMA
Appurata la correttezza delle misure, passiamo a quella che invece è l’usura esteriore della gomma (sull’usura interiore è più difficile giudicare, specie se abbiamo davanti soltanto fotografie come negli annunci o nelle schede dello pneumatico). Il check in questo caso si limita alla verifica della qualità superficiale del copertone: non devono esserci tagli visibili, né fori riparati, né bolle. Il consumo del battistrada deve risultare inoltre uniforme, per cui scarteremo gomme lisce ai lati e spesse al centro. Massima attenzione anche alle gomme ricostruite, che per quanto valide non assicurano prestazioni paragonabili a quelle di gomme di seconda mano in buone condizioni.
3) LA VERIFICA DELLO SPESSORE DEL BATTISTRADA
A questo punto siamo pronti per la terza prova DIY da completare per essere certi di avere un buon prodotto tra le mani. Parliamo ovviamente della verifica dello spessore del battistrada. La legge impone un limite minimo di 1,6 mm, sotto il quale non è possibile scendere. Noi di Gommeblog consigliamo tuttavia di orientarsi su gomme con spessore di almeno 4-5 millimetri, una soglia permette di percorrere ancora migliaia di chilometri. Se consideriamo che uno pneumatico nuovo può vantare un battistrada spesso fino a 8 millimetri, possiamo concludere che il limite critico di 4-5 millimetri ci porterà in giro in sicurezza per almeno 15-20.000 km ancora. Nel dubbio, suggeriamo di procurarsi un apposito misuratore di spessore del battistrada in vendita su Amazon o Ebay a pochi euro.
4) IL TEST DI PRESSIONE SOPRA I 4,5 BAR
Per chi ha l’opportunità di provare le gomme prima o dopo l’acquisto (e in caso renderle al mittente) si può aggiungere alla lista di test anche quello relativo alla pressione. Sappiamo che le gomme sono sottoposte a sollecitazioni di varia natura, e che la pressione corretta rappresenta una sorta di cuscinetto di sicurezza affinché le sollecitazioni non diventino eccessive, provocando lo scoppio della gomma. Una pressione limite che può essere utile toccare (ma non superare) è intorno ai 4,5 bar: qui occorre uno strumento di gonfiaggio apposito che alcuni già possiedono e che altri potranno trovare in qualunque benzinaio o autolavaggio, anche automatico. Questa prova evidenzia anche difetti occulti, come lacerazioni da cui potrebbe uscire la parte più interna del battistrada.
5) IL CONFRONTO PRELIMINARE CON IL GOMMISTA
L’ultimo suggerimento per non sbagliare non è altro che il più semplice e infallibile dei trucchi. Se hai pensieri e non ti senti tranquillo, puoi parlare con il tuo gommista di fiducia e chiedere delucidazioni a lui prima di finalizzare l’acquisto. Ricordati che alcuni siti ecommerce, a differenza dei privati, prevedono il reso entro 14 giorni dalla ricezione delle gomme usate. Questo si traduce nella possibilità di mostrare dal vivo gli pneumatici al gommista o al meccanico a cui ti rivolgi di solito: un modo in più per accaparrarsi le migliori gomme di seconda mano senza correre rischi anche in pieno inverno. Pronti per la neve e il freddo? Allora buona guida e alla prossima!
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